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A Fermo le Marche fanno conoscere le loro tipicità

I prodotti tipici racconteranno il territorio dal 9 all'11 marzo

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Prodotti tipici, cucina

Dal 9 all’11 marzo il Fermo Forum ospiterà il buon cibo, il “saper fare”, personaggi noti e grandi chef, percorsi esperienziali, delegazioni estere e regioni italiane.

Il tutto nell’ambito degli eventi proposti da Tipicità: il “Made in Marche Festival”.

Presso la sede della Giunta regionale, ad Ancona, è stato presentato il programma della 27a edizione della manifestazione.

All’incontro con la stampa hanno partecipato la vicepresidente Anna Casini, l’assessore Fabrizio Cesetti, il vicesindaco di Fermo Francesco Trasatti e il direttore di Tipicità Angelo Serri.

L’edizione 2019, è stato detto, si presenta al via come un vero “Kolossal esperienziale”, con 210 realtà in rassegna, la collaborazione di 40 enti locali e associazioni, 130 eventi in programma, 150 giornalisti accreditati, otto delegazioni estere (Germania, Francia, Grecia, Russia, Bielorussia, Albania, Georgia, Ungheria).

Le Marche, hanno evidenziato i promotori, si proporranno “al top” e si confronteranno con il mondo. Il visitatore potrà seguire tre itinerari: il cibo, protagonista assoluto della manifestazione, la cultura del fare e il turismo di scoperta. A catturare l’attenzione saranno focus sul biologico, i percorsi tra vitigni antichi, l’effervescenza delle birre agricole e artigianali, i prodotti di supernicchia, la nutraceutica (curarsi mangiando) e la biodiversità, il cibo del futuro. A sollecitare curiosità e papille gustative provvederanno anche le proposte della “mitica” Creta, realtà ospite estera, della toscana San Miniato, delle tante realtà locali nazionali: l’Italia meno conosciuta, ma più autentica.

“Dentro Tipicità si vive un grande attivismo della Regione Marche, che propone sempre una sintesi di quanto fatto negli anni, a partire dal Programma di sviluppo rurale (Psr), con le anticipazioni delle novità in cantiere – ha evidenziato il direttore della manifestazione, Angelo Serri – Il successo dell’evento è dovuto al coinvolgimento di tutte le anime che ruotano attorno alla promozione del territorio di questa regione, a cominciare dal cibo, dal paesaggio, dalla valorizzazione di tutte le risorse che rendono grande la nostra terra. Siamo unici e quindi attraenti”.

Secondo la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura, “quest’anno la Regione eleverà la qualità delle iniziative proposte su temi che seguiamo da tempo, a partire dal biologico, dal dissesto idrogeologico, dall’agroalimentare. Saremo presenti con uno spazio di 70 metri quadri, nel quale parleremo e presenteremo due bandi importanti del Psr. Uno riguarda la viabilità rurale nel cratere sismico, finanziato con 18 milioni di euro. L’altro gli accordi agroambientali d’area per prevenire i dissesti. Spazio riserveremo anche alla biodiversità in cucina, con l’esperienza avviata, insieme agli istituti alberghieri, sui prodotti di nicchia regionali”. L’assessore Fabrizio Cesetti ha parlato di Tipicità come di “una straordinaria occasione per le Marche di promuovere sé stesse e, per la Regione, di raccontare la genesi, l’origine di tanta qualità. È una manifestazione che è passata da vetrina di prodotti tipici a racconto di un territorio, unico e peculiare. Tipicità ogni anno stupisce per la sua capacità di innovarsi e di guardare al futuro, superando i confini regionali”.

Il vicesindaco di Fermo, Francesco Trasatti, ha presentato Tipicità come una “felice sintesi del territorio. Una porta aperta sul mondo per promuovere le Marche, ma anche per portare il Mondo nelle Marche”. Si è soffermato, in particolare, sulla quarta edizione di “Tipicità in the city” che punta a legare il centro storico a una manifestazione che attira, mediamente, quasi 15 mila visitatori all’anno. “Cultura, turismo, saper fare e saper vivere sono i biglietti da visita di Tipicità e della città di Fermo”. Tipicità sarà un contenitore di eventi, da vivere nei molteplici spazi allestiti, con il debutto di “Grembo”: nuovissimo format con personaggi di attualità (da Paolo Mieli a Marco Ardemagni del Gran Sasso Science Institute), per tracciare le linee del “futuro buono”.

Nel padiglione “Experience” saranno protagonisti i duecento anni de L’Infinito di Giacomo Leopardi, insieme ai cinquant’anni dell’allunaggio. Oltre 25 aziende marchigiane si presenteranno in rassegna, con vitigni antichi (Vernaccia nera cerretana, Maceratino, Malvasia bianca di Candia) e il meglio del “Vigneto Marche”. Sbirciando nel “mercatino di Tipicità”, si scopriranno prelibatezze introvabili nei consueti canali distributivi, con tanti prodotti dalle aree del cratere sismico che si rivelerà un vero scrigno di sapori. Evento speciale e novità assoluta di Tipicità 2019 si riveleranno anche le paste biologiche delle Marche, con otto alfieri della migliore cucina marchigiana. Dodici “congreghe” da tutta Italia daranno vita a “Stoccafisso senza frontiere”, mentre gli atenei di Ancona, Camerino e Macerata porteranno al Fermo Forum “Umanesimo e Tecnica” (dal campo agricolo, ai laboratori scientifici). Tipicità sarà, poi, a misura dei “più piccoli”, con laboratori e spettacoli dedicati, arricchito con un “Dopofestival” ambientato nel centro storico di Fermo per coinvolgere la città nelle nuove esperienze proposte: esibendo il biglietto d’ingresso a Tipicità, si avrà diritto all’ingresso ridotto nei musei e gratuito agli eventi in cartellone.

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