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Ceriscioli all’inaugurazione del museo della civiltà contadina a Montecarotto

Il presidente della Regione Marche: "Queste iniziative ci permettono di riscoprire le nostre radici"

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Inaugurazione del Museo della civiltà contadina a Montecarotto

Il presidente della Regione MarcheLuca Ceriscioli e l’assessora alle Attività produttive Manuela Bora hanno partecipato questa mattina all’inaugurazione del Museo della civiltà contadina all’interno della “Fattoria didattica di campagna” di Montecarotto.

“Al giorno d’oggi spesso – ha commentato Ceriscioli –, per un bambino o per un giovane i riferimenti culturali non sono più quelli della campagna, della vita all’aria aperta e degli animali. Avere questo contatto in un luogo del genere, restituisce questa cultura. Parliamo di un grande valore per una Regione come la nostra, perché queste iniziative ci permettono di riscoprire le nostre radici, quello che siamo e quello che siamo stati e sono una parte della nostra storia. La visita è quindi un’esperienza molto positiva che consente di distrarci dalla rete, da internet, dal virtuale per riportarci in una dimensione reale di grande bellezza.

La fattoria è la realizzazione di un sogno multiculturale nato tanti anni fa in Adalberto Gasparini, proprietario terriero della zona di Montecarotto, che amava stare più tempo in campagna che in paese. Titolare di un affisso di allevamento cinofilo, Adalberto con il figlio Enrico curavano sia la parte amministrativa che pratica della loro proprietà. Alla morte di Adalberto la famiglia Gasparini incontra Jeffery Osoiwanlan, nigeriano laureato in Scienze politiche, arrivato in Italia nel 2015, dopo essere sfuggito dai massacri del gruppo terroristico jihadista Boko Haram.

In comune hanno un sogno e un amore: la campagna e gli animali. Lucia, la moglie di Enrico, sempre alla ricerca di “qualcuno” con cui poter realizzare il progetto dell’ormai scomparso Adalberto, vede in Jeffery il predestinato e nasce così, da un crogiolo di culture, passioni, differenze di idee ma un comune denominatore, la Fattoria di campagna che da oggi ospita anche il Museo.

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