Sistema informativo agricolo, la Liguria utilizzerà ancora l’applicativo delle Marche
Casini: "Fiducia nelle nostre soluzioni web che puntano su semplificazione e trasparenza"
La Regione Liguria utilizzerà, anche nel 2019, l’applicativo gestionale Siar per l’attuazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 predisposto dalla Regione Marche.
La Giunta regionale marchigiana ha approvato lo schema di convenzione che regolerà i rapporti nel prossimo anno. Entrambi gli enti si avvalgono dell’organismo pagatore Agea e puntano a semplificare, nei prossimi dodici mesi, in particolare, gli adempimenti per il rispetto della disciplina degli Aiuti di Stato (de minimis).
Le Marche hanno realizzato la gestione informatica dei procedimenti amministrativi agricoli a partire dal 2008, tramite il Sistema informativo agricolo regionale (Siar). Uno strumento che garantisce la massima visibilità delle informazioni, snello e intuitivo nella presentazione delle domande di contributo, agevole nella valutazione dei progetti e nella gestione delle fasi successiva al finanziamento, come le rendicontazioni e i controlli.
Un sistema che si è posto subito all’attenzione delle amministrazioni pubbliche per la sua versatilità e che ha spinto la Liguria ha richiederne l’utilizzo per le proprie procedure amministrative. Il Siar, inoltre, permette alle Regioni di gestire e aggiornare una banca dati con tutte le informazioni tecniche e amministrative del settore agricolo di propria competenza.
“L’obiettivo è quello di semplificare gli adempimenti nella chiarezza e nella trasparenza delle procedure – ricorda la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – L’utilità dei servizi web è stata estesa agli enti pubblici richiedenti, in una logica di economia di scala e di ottimizzazione delle risorse disponibili.
Rinnoveremo con piacere la convezione con la Regione Liguria per favorire la crescita digitale di tutto il mondo rurale interessato”. Il Siar permette la presentazione elettronica delle domande di agevolazione e di contributi nel comparto agricolo. Le Marche sono state una delle prime Regioni italiane a puntare sulla dematerializzazione per snellire i procedimenti e favorire un accesso diretto alle richieste di finanziamento.
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