POR FSE 2014/20: la Regione Marche centra entrambi gli obiettivi fissati per il 2018
Assessore Bravi: ”Programmazione nata e condivisa con i territori”
“La Regione Marche centra entrambi gli obiettivi fissati nel 2018 per il Programma Operativo Regionale (POR) 2014/20 del Fondo Sociale Europeo (FSE): spende bene e con oltre un mese di anticipo le risorse assegnate dalla Ue a favore del lavoro e del sostegno all’occupazione e si guadagna ulteriori risorse come riconoscimento per la gestione efficiente ed efficace del fondo”. Lo annuncia l’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi.
Grazie infatti all’attuazione degli interventi cofinanziati FSE (corsi di formazione, borse lavoro, sostegno alla creazione di impresa, ecc.) nel 2018 la Regione Marche ha già assunto impegni di spesa per oltre 90 milioni di euro, mentre la spesa sostenuta sfiora i 47 milioni di euro. In questo modo ha superato la soglia annuale di “disimpegno automatico” (meccanismo regolamentare che prevede la perdita delle risorse non utilizzate nei tempi stabiliti) e guadagnato il diritto alla “riserva di performance” (una quota-parte di risorse che spetta solo alle Autorità di Gestione più virtuose).
“Sono molto orgogliosa di questo risultato – continua l’assessore Bravi – che denota il lavoro di squadra intrapreso dall’assessorato. La programmazione è nata dai territori e dai fabbisogni espressi dalle aziende ed è stata condivisa con le categorie e le parti sociali. Si può fare ancora meglio e quindi ricominciamo da gennaio con lo sguardo rivolto sempre al lavoro e alla formazione“. Per evitare il “disimpegno automatico” la Regione Marche avrebbe dovuto certificare alla Commissione Europea almeno 37,4 milioni di euro entro il 31 dicembre 2018: lo ha fatto con oltre un mese di anticipo.
Grazie, inoltre, alle spese certificate proprio negli ultimi giorni, la Regione Marche ha raggiunto quota 41 milioni di euro superando, anche in questo caso in netto anticipo, il più ambizioso target fissato per la “riserva di performance” (40 milioni di euro): infatti, ai fini della performance, sarà ancora possibile inoltrate ulteriori certificazioni alla Commissione Europea fino a tutto il mese di giugno 2019 (purché riferite a spese sostenute entro la fine del 2018).
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