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Dopo l’Italia, Standard & Poor’s declassa anche le Marche a BBB-, a un passo da “spazzatura”

Abbassato il rating, al pari di quello nazionale. Spacca e Marcolini: "Confortano valutazioni su operato del Governo Regionale"

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Standard & Poor's

Il 12 dicembre 2014 l’agenzia internazionale Standard & Poor’s ha aggiornato il rating di lungo termine della Regione Marche portandolo da “BBB” a “BBB-” (un punto sopra il livello considerato “spazzatura” ndr). Le prospettive sono stabili.

Tale riduzione deriva dal declassamento del rating “unsolicited” di lungo termine della Repubblica italiana da “BBB” a “BBB-”, avvenuto il 5 dicembre scorso. Secondo la metodologia di Standard & Poor’s, infatti, il rating degli enti regionali e locali italiani non può essere superiore a quello dello Stato sovrano. L’abbassamento del rating della Regione Marche costituisce, pertanto, un passaggio dovuto.

Nonostante il contesto nazionale, Standard & Poor’s continua a esprimere, comunque, un giudizio positivo sulla Regione Marche. Per controbilanciare il limite costituito dal rating sovrano, infatti, l’agenzia ha confermato il merito di credito indicativo della Regione al livello “a+”, superiore al rating della Repubblica italiana.

Tale valutazione riguarda il merito di credito intrinseco dell’ente, ipotizzando l’assenza del rating sovrano, ed esprime la combinazione tra il profilo creditizio individuale della Regione e l’assetto istituzionale nel quale la stessa opera. L’elevato valore del merito di credito indicativo è motivato, secondo l’agenzia, da una solida gestione finanziaria; da decisioni che contribuiranno al mantenimento di solidi risultati di bilanci, in un contesto caratterizzato dalla debolezza delle entrate e dall’intensificarsi delle misure di consolidamento fiscale; da un livello di indebitamento e di passività finanziarie molto contenuto e da una situazione di liquidità molto robusta.

Data la previsione di una modesta ripresa economica su scala nazionale, Standard & Poor’s ritiene che le Marche, come tutte le Regioni italiane, abbiano prospettive di crescita contenute e che l’economia regionale si collochi nella media. Standard & Poor’s precisa, infine, che il rating della Regione Marche potrebbe essere rivisto al rialzo qualora, a parità di altre condizioni, il rating della Repubblica italiana dovesse essere aumentato.

“La valutazione del rating regionale risente negativamente dell’incertezza del Paese, ma l’agenzia riconosce che la gestione del bilancio operata dalle Marche e le scelte attuate nel corso degli anni, pongono la nostra Regione a un livello superiore rispetto all’andamento nazionale – evidenzia il presidente Gian Mario SpaccaLe difficoltà che l’Italia sta attraversando si ripercuotono inevitabilmente sui livelli regionali di governo. Come abbiamo potuto concretamente verificare, proprio in queste ore, in sede di stesura del bilancio preventivo 2015 e pluriennale 2015-2017, è sempre più complesso programmare strategie economiche e finanziarie. La capacità di resistenza dei marchigiani è continuamente messa a dura prova, così come quella degli enti locali che devono garantire i servizi. Il fatto che Standard & Poor’s valuti positivamente l’operato del governo regionale, è un apprezzamento che testimonia il valore e la concretezza delle scelte strategiche sin qui compiute dal governo regionale”.

“Nonostante il giudizio poco confortante espresso da Standard & Poor’s sullo Stato sovrano, ci incoraggia la valutazione positiva espressa nei confronti della Regione – dichiara l’assessore al Bilancio, Pietro MarcoliniL’agenzia ha evidenziato come la Regione Marche, in questi anni, abbia attuato una gestione prudente delle entrate e delle spese e si sia impegnata per il mantenimento degli equilibri di bilancio. Ciò grazie a misure volte all’efficientamento e a una prudente programmazione, che hanno consentito di limitare l’impatto della riduzione dei trasferimenti statali. Siamo soddisfatti del riconoscimento ottenuto e dell’apprezzamento del lavoro finora svolto, orientato alla prudenza e alla responsabilità: presupposti necessari per la creazione delle basi di una futura crescita.

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