Delocalizzazione temporanee delle attività produttive del cratere sismico nelle Marche
Conferenza stampa a Muccia sul trasferimento momentaneo di attività commerciali delle aree colpite dal sisma
166 attività produttive delocalizzate in 784 moduli prefabbricati, per un investimento dedicato di 12,5 milioni di euro che ha riguardato ben 38 comuni del cratere.
Questi e gli altri dati relativi al progetto regionale di delocalizzazione temporanea delle attività produttive post sisma, sono stati al centro di un incontro con la stampa organizzato dall’assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, presso il centro commerciale di Muccia (Mc), che accoglie le attività economiche locali riavviate dopo la crisi sismica, secondo l’ordinanza 408/2016.
Erano presenti anche il sindaco del Comune di Muccia, Mario Baroni, l’assessore alle politiche sociali e giovanili del Comune di Muccia, Raffaella Troiani, il dirigente regionale del settore commercio, Pietro Talarico. “Proseguiamo con l’operazione verità – ha detto Sciapichetti – dando conto del lavoro svolto per il riavvio delle attività economiche dei comuni colpiti dal sisma.
Un lavoro capillare portato avanti da una squadra di tecnici regionali appositamente costituita all’indomani delle scosse di terremoto su impulso del presidente Ceriscioli. Un esempio di collaborazione istituzionale pubblico – privata, che internalizzando le attività progettuali ha portato a un taglio di costi e tempi.
Abbiamo dato risposta a tutte le richieste avanzate dai comuni ed è da sottolineare che una volta apprestate le aree e riavviate le prime attività, altre richieste si sono successivamente aggiunte. Segno che l’iniziativa è stata apprezzata e considerata utile. E segno evidente anche della volontà di rimanere e rilanciare le attività commerciali locali, essenziali per i residenti, per il turismo e per il futuro delle comunità.
A due anni dalla prima forte scossa di terremoto, grazie al progetto regionale, che ha messo a frutto gli oltre dieci milioni di euro messi a disposizione dall’ordinanza 408 e a cui si aggiungono fondi aggiuntivi, abbiamo rimesso in piedi il nucleo di esercizi commerciali e attività artigianali tipici dei comuni colpiti, scongiurando lo spopolamento e creando le basi per la rinascita di centri ancor più belli e sicuri”.
In particolare, avendo riguardo ai fondi ex ordinanza 408, 8,109 milioni di euro sono stati assegnati ai comuni della provincia di Macerata, 1,139 milioni a quelli della provincia di Ascoli Piceno e 280mila a quelli della provincia di Fermo. Quasi cinque milioni di euro di contributi sono già stati liquidati. I comuni di Visso, Camerino e Sarnano sono invece destinatari di progetti speciali, anch’essi in dirittura d’arrivo.
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