Fabriano, inaugurata la prima scuola ricostruita con soldi pubblici nelle aree colpite dal sisma
Presente il vicepresidente del Consiglio dei Ministri Luigi Di Maio. Costo complessivo dell'intervento 1.360.000 euro
Inaugurata sabato 4 agosto a Fabriano in presenza del vicepremier Luigi Di Maio la scuola materna di via Don Petruio, la prima scuola finanziata e ricostruita dallo Stato (ordinanza commissariale 14/2017) nelle aree del centro Italia colpite dal terremoto. Il costo complessivo dell’intervento è di 1.360.000 euro.
Ricostruzione di straordinaria qualità che renderà questi territori ancora più belli di prima, ha detto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli: “Questa è la prima scuola interamente opera pubblica che viene inaugurata, faceva parte di quel pacchetto che nel febbraio 2017 è stato finanziato ed è arrivata prima di tutte anche perché la scelta del Comune allora fu di farla internamente in termine di progettazione; 350 giorni per gli espletamenti burocratici, 140 giorni per costruirla da parte della ditta marchigiana che ha vinto la gara realizzando la nostra idea di ricostruzione: fare le cose migliori di quelle che c’erano prima.
È una scuola antisismica in classe quarta, il massimo, dal punto di vista energetico completamente autonoma, spazi di grande qualità per i bambini di questa comunità”. La ricostruzione in generale ha tanti finanziamenti a disposizione “sono partiti numerosi cantieri, tante opere pubbliche che hanno riguardato l’emergenza, ma la parte di ricostruzione prettamente pubblica è quella che fa più fatica a partire, serve tanta carta per mettere il primo mattone.
Ogni volta chiediamo la semplificazione, anche oggi è stata occasione per chiederlo, perché ogni atto di semplificazione è un pezzo di quella carta che va indietro e avvicina al risultato finale. Gli attori oggi sono tanti, Comuni, Province, Stato attraverso i propri organi, tutti purtroppo manifestano le stesse difficoltà.
Noi ogni volta rinnoveremo proposte concrete che nascono dal basso, come abbiamo fatto oggi ringraziando il vicepremier Di Maio per essere con noi, sperando che di volta in volta sempre con maggiore semplicità riusciremo ad arrivare prima“.
“La ricostruzione la fanno le persone – ha detto il commissario Straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli – oggi voglio ringraziare la struttura del commissario, tutti i tecnici che lavorano su questo terremoto, che si impegnano ogni giorno per cambiare la vita delle comunità colpite.
Abbiamo aperto 2300 cantieri in 10 mesi, ancora non bastano ma dobbiamo continuare a ricostruire con fiducia perché abbiamo deciso di farlo fino all’ultimo cocuzzolo di queste montagne. Ricostruire per tutti è il nostro imperativo e tutte le istituzioni sono chiamate a fare un grande investimento per rilanciare la parte sud delle Marche”.
De Micheli ha voluto chiedere al Governo di mantenere alta l’attenzione sulla ricostruzione perché è una sfida cruciale. “Oggi l’impianto normativo c’è, in particolare occorre potenziare il personale degli uffici tecnici per metterli nelle condizioni migliori di affrontare le domande di ricostruzione. Serve un’attenzione forte e speciale allo sviluppo economico del territorio, perché in gioco c’è il futuro di questa porzione di Italia”.
Una disgrazia come il terremoto può essere l’occasione per creare nuovi modelli di educazione ambientale con una scuola basata sul risparmio energetico, ha detto Di Maio che ha ringraziato più volte il presidente Ceriscioli e Commissario.
Ha poi rilevato che dalla qualità delle aziende del territorio deriva la qualità delle opere e condiviso sulla necessità della semplificazione. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli ha espresso soddisfazione per il segnale di rinascita che rappresenta la scuola simbolo della laboriosità dei marchigiani.
La nuova scuola di via don Petruio, che nasce sulla stessa superficie della storica costruzione resa inagibile dal sisma 2016, potrà ospitare 126 alunni di età compresa tra i 3 e 6 anni. E’ divisa in quattro sezioni su 972 metri quadrati di superficie coperta.
Il nuovo edificio è stato progettato con struttura portante in legno con l’impiego del sistema costruttivo a telaio leggero su fondazioni in conglomerato cementizio armato. È stata realizzata su di un unico livello fuori terra in diretto contatto con le aree esterne senza dislivelli per favorire lo svolgimento delle attività all’aperto.
La progettazione degli impianti è stata ispirata ai principi del risparmio energetico e del ridotto impatto ambientale con l’utilizzo delle fonti rinnovabili per un sistema tecnologico generale di estrema affidabilità e funzionalità, igienicità e sicurezza.
Posto nella classe energetica A4 l’edificio è dotato di impianto di riscaldamento e di distribuzione dell’acqua calda sanitaria alimentati dall’impianto fotovoltaico ed integrati dall’impianto solare termico, entrambi sulla copertura dell’edificio.
L’edificio è privo di barriere architettoniche e prevede accorgimenti e dispositivi che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo in particolare per i non vedenti, gli ipovedenti e i sordi. Lungo i percorsi principali sono state istallate guide tattili progettate secondo il linguaggio LOGES, mappe tattili per l’illustrazione della distribuzione degli ambienti componenti l’edificio, dispositivi di identificazione dei locali mediante etichettatura in scrittura braille.
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