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Anziani e residenze protette nelle Marche, interrogazione di Bisonni sulle liste d’attesa

Il Consigliere regionale chiede se il Piano di Convenzionamento sia sufficiente per una risposta adeguata e rapida

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Sandro Bisonni

Anziani e residenze protette oggetto di una nuova interrogazione presentata dal Consigliere regionale Sandro Bisonni (Gruppo misto).

Attraverso il quesito posto al Presidente della Giunta si chiede di conoscere quanti anziani, sia a livello regionale che per distretto sanitario, siano attualmente in lista di attesa per un posto convenzionato nella Residenza protetta o in quella sanitaria assistenziale. Inoltre, si intende sapere se i 3.957 posti (3.702 per non autosufficienti e 255 per persone colpite da demenza) previsti con il Piano di convenzionamento 2017 per le stesse residenze, siano sufficienti a garantire una risposta adeguata entro tempi non eccessivi.

“Nelle Marche – sottolinea Bisonni – è presente un elevato numero di anziani non autosufficienti, di cui molti ultrasessantacinquenni beneficiari di indennità di accompagnamento. Ai fini della programmazione degli interventi, un dato importantissimo è proprio quello inerente le liste di attesa. In tal senso, la delibera di Giunta del 2010, che riporta la convenzione tra Asur e residenze protette, stabilisce le modalità di accesso, disponendo che, nel caso non siano disponibili posti convenzionati, il cittadino venga inserito in una lista di attesa di livello distrettuale o sovra distrettuale.

Il consigliere ricorda, inoltre, che nel Rapporto 2018 sull’organizzazione dei servizi sanitari e sociali nelle Marche, curato dall’Agenzia sanitaria regionale, si afferma che “in tutti i distretti sanitari esiste un governo dell’accesso alle strutture residenziali e semiresidenziali insistenti sul territorio con liste di attesa distrettuali e in tutti è attivo il percorso di dimissione protetta”.

“Con questa interrogazione – conclude Bisonni – si intende sottolineare l’importanza di garantire ai nostri anziani e ai nostri cari malati un adeguato numero di posti tali da garantire una risposta adeguata alle liste di attesa entro tempi non eccessivi”.

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