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Toponomastica al femminile: protocollo d’intesa tra Anci Marche e CPO

Siglato dai Presidenti Maurizio Mangialardi e Meri Marziali. Impegno di sollecitare amministrazioni comunali a più equa rappresentanza

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Maurizio Mangialardi e Meri Marziali firmano protocollo su toponomastica al femminile

Protocollo d’intesa per la toponomastica al femminile. E’ stato siglato dai Presidenti dell’Anci regionale, Maurizio Mangialardi, e della Commissione pari opportunità, Meri Marziali, nel corso di un incontro a Palazzo delle Marche.

In base alle ricerche effettuate dall’associazione “Toponomastica femminile”, in Italia per 100 strade intitolate a uomini ce ne sono solo 8 dedicate alle donne. La situazione marchigiana non è migliore ed i dati dei capoluoghi di provincia lo confermano: Ancona conta 306 intitolazioni al maschile e 13 al femminile; Ascoli Piceno 222 e 17; Fermo 293 e 15; Macerata 255 e 18; Pesaro 563 e 26.

“Proprio partendo da questi dati – ha sottolineato la Marzialila Commissione pari opportunità ha promosso diverse iniziative, con la convinzione che cercando di sviluppare anche una toponomastica femminile si può lavorare alla costruzione di un nuovo immaginario collettivo, più inclusivo e paritario, capace di parlare alle nuove generazioni”.

La stipula del protocollo d’intesa con l’Anci è stata proposta su esperienza analoga condotta in porto dalla Cpo della Toscana.

Secondo Mangialardi si tratta di un atto importante dovuto e di civiltà, che va a colmare un gap storico, quasi imbarazzante, chiamando le amministrazioni pubbliche a compiere scelte che valorizzino figure femminili importanti e che tanto hanno dato alla nostra società. Molti Comuni si sono già mossi in questa direzione e speriamo ce ne siano tanti altri nel prossimo futuro”.

Nello specifico, l’impegno contenuto nel protocollo è quello di sollecitare le amministrazioni comunali affinchè si attivino per una più equa rappresentanza delle donne nei processi decisionali e adottino una politica di genere anche attraverso l’intitolazione di strade e piazze e l’inserimento di esperte nelle commissioni di settore. Per favorire la partecipazione diretta dei cittadini, l’invito è quello di attivare “buone pratiche”, come referendum, concorsi, incontri, mostre, presentazione di libri e attività didattiche che valorizzino figure di donne. Nel corso del 2016, l’Anci nazionale ha chiamato i Comuni ad onorare la memoria delle 21 donne elette nella Costituente del 1946.

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