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Attacco dei lupi, altro massacro di un gregge a Matelica

38 animali uccisi, la rabbia di Coldiretti Marche: "fauna selvatica totalmente fuori controllo in regione"

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Gregge ucciso

L’ennesimo attacco di lupi a un gregge marchigiano fa montare oltre misura l’esasperazione degli allevatori marchigiani.

Stavolta è successo a Matelica (MC) nell’azienda agricola Copponi che alleva pecore per la produzione di carne e formaggi. Venerdì pomeriggio 16 marzo, mentre Mirco Copponi e il padre erano nella stalla, cinque lupi hanno violato le recinzioni e attaccato il gregge uccidendo 38 animali. Richiamati all’esterno dall’abbaiare dei cani da pastore i Copponi non hanno potuto fare altro che assistere inermi al massacro.

La stessa azienda, pochi giorni prima, aveva subito un primo attacco e perso una dozzina di capi. Una situazione, quella della fauna selvatica in regione, totalmente fuori controllo e per la quale Coldiretti ha chiamato nei giorni scorsi il comparto alla mobilitazione generale. A quasi due anni dalla manifestazione sotto la sede della Regione Marche, con oltre 2000 agricoltori e allevatori arrivati da tutta la regione per protestare, non sono ancora arrivate risposte dalla politica.

Oltre a fronteggiare quotidianamente animali selvatici lasciati proliferare in maniera indisturbata, le aziende devono fare i conti anche con la burocrazia lumaca che rallenta il meccanismo dei rimborsi, in molti casi fermi al 2014.

Coldiretti in tutto questo tempo ha lavorato per presentare proposte come un piano per il controllo numerico dei selvatici per gestire la fauna oltre i periodi regolari di caccia e l’emanazione di un regolamento unico per gli 8 Atc regionali nonché un documento che potesse fare da base per una nuova legge regionale. Tutto fermo. Nel frattempo, oltre ai lupi, la campagna è invasa da cinghiali che distruggono i campi ma che scorazzano anche nei centri abitati alla ricerca di cibo creando grave pericoli per l’incolumità delle persone, corvi e storni che si accaniscono contro i frutteti. Nei giorni scorsi al presidente Ceriscioli sono state ribadite le necessità di ricevere finalmente atti concreti entro tempi certi.

Da

Coldiretti Marche

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