Nelle Marche nasce un’azienda gestita da giovani al giorno
Coldiretti: "Boom anti spopolamento nelle province terremotate"
Nelle Marche della ricostruzione post sisma c’è una voce importante che cerca di contrastare il fenomeno dello spopolamento dell’entroterra. È quella rappresentata dall’imprenditoria giovanile che sceglie di rimanere legata ai propri territori avviando un’impresa agricola.
Un boom che, nel corso del 2017, secondo dati Infocamere elaborati da Coldiretti Marche, ha visto la nascita di 295 nuove aziende occupate tra coltivazioni, allevamenti e acquacoltura. In totale, nelle Marche, ci sono 1471 imprese dirette da under 35. Il dato che balza più agli occhi è che tra le nuove nate quasi il 60% ha visto la luce nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli, le più colpite dal terremoto. Anche di questo si è parlato ieri, martedì 6 marzo, all’assemblea di Coldiretti Marche Giovani Imprese nel corso della quale è stata eletta presidente regionale Alba Alessandri. Succede a Paolo Guglielmi. Imprenditrice agricola di Serravalle del Chienti dove alleva galline per la produzione di uova, 27 anni, la Alessandri è stata recentemente eletta anche per rappresentare Coldiretti Giovani Macerata.
Proprio la provincia maceratese, con 91 imprese di nuova iscrizione e 11 cessazioni nel corso del 2017, si conferma l’area marchigiana preferita dai giovani imprenditori agricoli con 416 aziende. Al secondo posto figura Ancona (358 aziende totali). Poi Pesaro Urbino (310), Ascoli Piceno (214) e Fermo (173).
Con la Alessandri è stata presentata anche la squadra regionale dei giovani. Ne fanno parte i delegati provinciali Simone Orciari (Ancona), Luca Tenti (Pesaro Urbino) e Manuel Baldo (Ascoli Fermo). Gli under 35 sono una grande forza per il mondo agricolo ma anche per l’economia generale. Come spiega la neopresidente Alessandri «rappresenta il 5% della ricchezza nazionale e questo non può che essere un orgoglio per noi. Negli anni è cambiata la percezione del prossimo rispetto al nostro lavoro.
Tra tanta disoccupazione giovanile e giovani che sono costretti ad andare all’estero per dimostrare le proprie competenze, in un certo senso siamo invidiati perché ci siamo dati una traiettoria di futuro che, nel mio caso ad esempio, seguendo gli studi di giurisprudenza che ho fatto magari non avrei ancora avuto”.
Nel corso dell’assemblea si è discusso dei futuri orientamenti della Politica agricola comune (Pac) dell’Unione Europea che insegue un’agricoltura più sensibile al biologico, alla salute degli animali, alla qualità e all’informazione sulla produzione. Tutte tematiche care a Coldiretti da oltre un decennio come ribadito negli interventi del presidente regionale Tommaso Di Sante, il direttore Enzo Bottos, il presidente uscente dei Giovani Paolo Guglielmi e la delegata nazionale dei Giovani, Maria Letizia Gardoni.
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