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Corruzione tra privati, condannato l’ex direttore generale di Banca Marche

3 anni a Massimo Bianconi, 2 all'imprenditore Davide Degennaro, con pena sospesa

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Tribunale di Ancona

Condannato a 3 anni di reclusione dal Tribunale di Ancona l’ex direttore generale di Banca Marche Massimo Bianconi.


Questo ha deciso mercoledì 24 gennaio il collegio dei giudici del tribunale (presidente Giovanni Spinosa) nel processo per corruzione tra privati, uno stralcio di quello sul crac dell’istituto bancario.

Al centro del processo la corruzione tra privati per il presunto scambio di favori tra l’allora direttore generale e due imprenditori: i fatti si riferiscono al periodo 2010-2012.

Bianconi è stato assolto per i suoi rapporti (operazioni immobiliari tramite cui, a detta dell’accusa, il dg avrebbe ricavato utili in cambio di aperture al credito) con l’imprenditore Vittorio Casale, anche lui assolto, ma condannato per quelli con l’altro imprenditore Davide Degennaro, a sua volta condannato a 2 anni, con pena sospesa.

I giudici hanno concesso alla Nuova Banca Marche di essere risarcita, con quantificazione in sede civile, da Degennaro.

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