La senatrice Fabbri ha tracciato il suo bilancio di fine mandato a Pesaro
Il report ha sottolineato i diversi campi di intervento durante la legislatura
Dal Testo unico amianto alla Legge speciale per le celebrazioni dei 150 anni dalla morte di Rossini, dalla sicurezza sui luoghi di lavoro agli incentivi alle attività artigianali, dal leasing abitativo per le giovani coppie al mantenimento dei presidi di sicurezza sul territorio, non tralasciando l’impegno per la diminuzione dell’Iva sui tartufi, le agevolazioni fiscali per le lavoratrici madri e gli emendamenti per il sisma.
Sono state molteplici le tematiche al centro dell’attività portata avanti, in questa legislatura, dalla senatrice del Pd Camilla Fabbri che, sabato 13 gennaio, ha presentato il report di fine mandato a Pesaro, in un incontro organizzato ai Musei Civici di Palazzo Mosca. Con una presenza in aula del 97,54% e 10 ddl depositati, Fabbri ha ripercorso la sua attività come presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, componente della Commissione Industria e Vigilanza Rai, oltre che della Commissione d’inchiesta sulle banche. Tra le indagini promosse come presidente della Commissione infortuni, Fabbri ha voluto ricordare quella sul caporalato, sul crollo del Ponte sulla A14 e sulla Profilglass di Fano.
L’attenzione verso il territorio ha motivato sempre il suo lavoro: l’impegno per il completamento della E78 Fano-Grossetto e per il Porto di Pesaro, oltre che l’iniziativa promossa con il presidente dell’Anac Raffaele Cantone per il superamento dei limiti dimostrati, nella ricostruzione, dal codice degli appalti.
Anche le vertenze Telecom, Saipem e Banca delle Marche l’hanno vista sempre impegnata a difesa dei posti di lavoro. Il dialogo con il mondo dell’artigianato, del commercio, dell’industria e del sindacato ha scandito l’attività di questi cinque anni, durante la quale – ha ricordato- ‘i valori che ho sempre seguito sono stati quelli della sinistra riformatrice: libertà, giustizia sociale, equità, progresso e responsabilità’ perché ‘quattro sono i principi che condivido: sicurezza, solidarietà, sviluppo e sostegno’”.
Da
Camilla Fabbri
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