ASUR Marche: i numeri dell’ attività 2017
Oltre 800 assunzioni, 56 nuovi primari e 25,9 milioni di investimenti
Oltre 800 assunzioni (231 nel 2016 e 603 nel 2017), 56 nuovi primari, liste d’attesa per la prima visita rispettate al 90%, 25,9 milioni di investimenti, diminuzione della spesa farmaceutica del 2,21% rispetto allo scorso anno, aumento della mobilità attiva, ridefinizione della rete ospedaliera e, in totale, 2,8 miliardi di risorse a disposizione (+3,5%).
Sono alcuni dei principali dati resi noti questa mattina (ndr: 11 gennaio) nel corso di una conferenza stampa sulla rendicontazione dell’attività dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale nell’anno che si è appena concluso.
Erano presenti il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli con il consigliere regionale delegato Fabrizio Volpini, il direttore generale dell’Asur Alessandro Marini e i dirigenti delle aree vaste.
Tra gli obiettivi raggiunti pienamente dunque, quello delle assunzioni che permetterà al sistema regionale di arrivare al 2020 rispettando i parametri nazionali e i vincoli stringenti delle normative con un numero di dipendenti che supera la capienza prevista e che riguarda infermieri, medici e anche i primari che guidano le strutture. Nel corso del 2018 si procederà alle stabilizzazioni grazie alla legge Madia e verranno istituiti corsi unici regionali con graduatorie a disposizione di tutti per dare maggiore stabilità al sistema ed evitare, in futuro, il fenomeno del precariato.
Altro importante obiettivo gli investimenti: quella di aumentarli era una strategia della giunta regionale che è stata messa in pratica con 25,8 milioni di euro in un anno, una cifra importante pari al triplo delle risorse a disposizione 5 anni.
Ottimo anche il risultato sul rispetto delle liste di attesa secondo i criteri previsti dalle normative nazionali per quanto riguarda le prime visite. Si trattava di un obiettivo di questo primo mandato che è stato centrato con una tempistica migliore di quanto previsto. Adesso il lavoro continua sulle seconde visite e i controlli attraverso il meccanismo della presa in carico che sta già dando i primi positivi effetti.
Il 2017 ha consentito di porre solide basi, hanno concordato tutti gli intervenuti, per continuare il lavoro nel 2018, avendo come punto di riferimento non solo gli ospedali, ma soprattutto i servizi sul territorio.
Tra gli impegni del nuovo anno quindi l’implementazione delle reti cliniche ospedale e territorio, il conferimento di ulteriori incarichi direttori struttura complessa, l’avvio di nuove Reti cliniche (cure palliative, governo clinico, oculistica, dermatologia, ecc.); il completamento delle reti cliniche DCA (disturbi comportamento alimentare, autismo, salute mentale, tossicodipendenze, materno infantile), il completamento dei posti letto per le cure intermedie e l’avvio di nuova residenzialità sulla base del fabbisogno; la piattaforma farmaco, centrale 118 e CUR; la progettazione degli ospedali di AAVV; una politica del personale e l’ avvio processi di miglioramento della qualità del lavoro; l’umanizzazione delle cure in aree di particolare fragilità e l’avvio dei cantieri per la ricostruzione post sisma nelle aree vaste 2, 3, 4, 5.
Nel corso della conferenza infatti è stato ricordato che i risultati del 2017 sono stati raggiunti nonostante le pesantissime conseguenze del terremoto che hanno coinvolto il sistema sanitario con danni a numerose strutture ed impegnato il personale nell’assistenza alla popolazione, circa 30mila persone. Una situazione drammatica che mai prima si era verificata nella storia di questa regione: la superficie marchigiana coinvolta è stata infatti pari al 53% (rispetto al 18% dell’Umbria, al 15% del Lazio e al 14% dell’Abruzzo).
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