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Mobilità sostenibile, la Regione Marche fa il punto sul Progetto Tram

Nei giorni scorsi a Pesaro si sono tenuti gli stati generali della mobilità

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L'assessore ai trasporti della Regione Marche Angelo Sciapichetti illustra il contratto per i servizi ferroviari regionali con Trenitalia

Dopo gli Stati generali della mobilità nuova tenuti nei giorni scorsi a Pesaro e dopo l’ammissione a finanziamento ministeriale del progetto MobilAttivAncona cui partecipa anche la Regione Marche, proseguono le attività del progetto europeo Tram focalizzato sulla mobilità sostenibile guidato da Palazzo Raffaello.

In questa prospettiva c’è stata già un’occasione di confronto a Bruxelles, durante il primo workshop tematico lanciato dalla Policy Learning Platform del programma Interreg Europe, a cui è seguita una visita studio in Romania focalizzata sui progetti di pedonalizzazione e gestione del traffico. Inoltre sono continuati i momenti di confronto locale con i soggetti coinvolti.

“Gli incontri di Pesaro – spiega l’assessore ai Trasporti, Angelo Sciapichetti –  sono stati utili per sensibilizzare le amministrazioni e mettere in comune le esperienze delle città, con lo scopo di cambiare il modello di mobilità e ripensare lo spazio urbano. Un obiettivo che rientra tra quelli che si pone Tram, iniziativa di cui siamo capofila e finanziata da Interreg Europe, che per i suoi contenuti tematici si è posizionata al secondo posto su 261 progetti candidati a livello europeo. Le amministrazioni pubbliche locali, le aziende di trasporto, il mondo accademico e i cittadini devono lavorare insieme per realizzare nuovi modelli di mobilità a vantaggio della sostenibilità ambientale e della vivibilità delle città”.

Tram (Towards new Regional Action plans for urban sustainable Mobility) è un’iniziativa della durata di cinque anni con un budget di 1,264 milioni di euro finanziati da risorse europee. Si inserisce nella tematica della mobilità sostenibile e vuole offrire risposte concrete al dibattito sulle politiche ambientali locali, nazionali e internazionali volte a ridurre l’impatto ambientale delle emissioni di carbonio.

Il progetto, a cui partecipano anche partner svedesi, spagnoli, rumeni e ungheresi, punta a contribuire allo sviluppo di un sistema di trasporto più competitivo e di minore impatto ecologico.

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