“Niente giustificazioni né passerelle a un anno dal terremoto”
La deputata Brignone nei luoghi devastati dal sisma: "La ricostruzione non è mai iniziata"
“A un anno dal terremoto l’assenza di risposte e di decisioni non trova più giustificazioni. Molti paesi nelle Marche sono ancora abbandonati. La ricostruzione non è mai iniziata e tante persone hanno chiaramente detto di non voler vedere politici sfilare il prossimo 24 agosto, giorno dell’anniversario della prima scossa”.
E’ quanto dichiara la deputata di Possibile, Beatrice Brignone, al termine di una visita nei paesi nel maceratese alle prese con i ritardi della ricostruzione.
“Sono stata prima a Gagliole e poi a Muccia – prosegue la parlamentare – trovando una situazione difficile. Gagliole è un piccolo gioiello di storia, ma il centro storico ora è tutta zona rossa. Abbandono è la parola che prima o poi ripetono tutti. Di 600 anime più della metà se ne sono andate. Chi è rimasto ha comunque perso tutto. Muccia, invece, è completamente lesionata dopo il sisma del 30 ottobre. Edifici crollati o tagliati a metà come fossero di burro. Il paragone con il terremoto che colpì quelle zone nel 1997 (quello di Assisi) è impietoso. Certo, l’estensione del cratere e il livello di difficoltà sono maggiori, ma la soluzione dei casi ricade solo sulle spalle di sindaci e funzionari”.
“Inutile girarci intorno – conclude Brignone – c’è bisogno di soldi e risposte. Ci sono gli stanziamenti, ma sulla carta. Per alcune spese viene chiesta la quietanza. ‘E con cosa la dovremmo pagare, noi, la fattura?’ mi chiedono con un sorriso amaro gli abitanti del posto. Oltre il danno la beffa”.
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