Marchigiani non così malfidati, quasi la metà vivrebbe in casa con ospiti
Dati curiosi da una ricerca, ma un buon 35% teme di perdere la propria privacy
Una fonte di guadagno, ma anche un’occasione per conoscere gente nuova e stringere amicizie. Soprattutto, un modo alternativo di vivere la propria casa, specialmente nei periodi di vacanza.
Perché l’house sharing, che all’estero è un fenomeno in continua crescita, sta ormai entrando anche nelle corde dei marchigiani, che, come tutti gli italiani, sono invece da sempre molto legati alle loro mura domestiche.
Secondo quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni, infatti, quasi la metà dei marchigiani (il 43%) si dice pronto a condividere la propria casa con nuovi ospiti, mettendo in comune spazi e ambienti, mentre un ulteriore 20% non esclude di farlo nel prossimo futuro.
Il dato è ancor più di rilievo se si considera che la casa resta ancora oggi il luogo per eccellenza della loro intimità, quello in cui ci si sente sereni e rilassati (76%), ma anche un bene affettivo (47%) da lasciare ai figli (22%).
Se da un lato, dunque, una fetta importante di marchigiani guarda con interesse all’house sharing, sono ancora numerosi quelli restii ad aprire la propria porta agli estranei (39%).
Le ragioni? Il 24% non si fida di chi può entrare in casa, mentre un ulteriore 15% afferma categoricamente di non essere intenzionato a condividere la propria abitazione con nessuno al di fuori della famiglia.
Favorevoli o meno che siano, i marchigiani ammettono che non sia facile condividere la propria casa con ospiti che non si conoscono: il 73%, infatti, teme di ospitare persone maleducate e poco rispettose, mentre il 35% ha paura di perdere la propria privacy.
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