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Donne, lavoro e pari opportunità: se ne è parlato con Mastrovincenzo, Marziali e Bora

Convegno promosso da Consolato marchigiano della "Federazione maestri del lavoro d'Italia", con patrocinio del Consiglio regionale

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Le donne ed il lavoro, le pari opportunità che devono essere offerte in ogni settore d’intervento. Un confronto a tutto campo proposto nel corso del convegno organizzato a Palazzo delle Marche dal Consolato marchigiano della “Federazione maestri del lavoro d’Italia”, con il patrocinio del Consiglio regionale.

Apertura dei lavori da parte del Console regionale, Iridio Mazzucchelli, ed interventi di approfondimento che hanno posto al centro del dibattito un ampio ventaglio di proposte.

Per il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, i problemi su cui focalizzare l’attenzione riguardano soprattutto la scarsa partecipazione delle donne, in particolare quelle più giovani, al mondo del lavoro; i rilevanti gap salariali e pensionistici; la condivisione genitoriale; le molestie negli stessi ambiti lavorativi; i servizi per la famiglia, molto carenti soprattutto al Sud.

Situazione che si è aggravata a causa della crisi che sta investendo il tessuto sociale italiano. Partendo da queste considerazioni, Mastrovincenzo ha auspicato “la promozione del welfare contrattuale, il part time lungo, l’estensione del congedo obbligatorio per la paternità e quello per le donne vittime di molestie, la conciliazione dei tempi”. Dopo aver ricordato le esperienze positive concretizzatesi in questi anni grazie agli interventi messi in atto dalla Giunta regionale, il Presidente ha annunciato anche la presentazione di una proposta di legge sul lavoro, con uno specifico riferimento a quest’ultimo aspetto.

La Presidente della Commissione regionale pari opportunità, Meri Marziali, ha fornito alcuni elementi relativi alla situazione occupazionale nelle Marche: “Nel 2010 le donne occupate erano 280.000, mentre nel 2015 il tetto è sceso a 271.000, con una perdita di 9.000 unità pari al 3,2%. Nonostante la crisi, tra il 2004 ed il 2014 il tempo parziale è stata l’unica forma di lavoro in crescita, attestando quello femminile al 73,5%”. Nella sua riflessione generale si è soffermata sulle politiche pubbliche per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sulla necessità di ancorare la maternità e la genitorialità ai diritti e non solo alle tutele; sull’esigenza di una nuova progettualità per quanto riguarda il welfare. Illustrate anche le iniziative della Cpo per il reinserimento lavorativo delle donne. Tre le direttive su cui operare secondo l’assessore regionale, Manuela Bora: “Dobbiamo monitorare costantemente la situazione, intervenire sul versante dell’educazione attraverso la scuola; ribadire il ruolo delle donne in politica. ”. Da parte della stessa Bora auspicata l’approvazione della proposta di legge sulla preferenza di genere.

L’incontro ha registrato la partecipazione di rappresentanti della Provincia e del Comune di Ancona, dei Consolati provinciali della “Federazione maestri del lavoro d’Italia”, di diverse associazioni e organizzazioni sindacali e di categoria. Moderatore del dibattito il giornalista Fausto Spegni.

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