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Terremoto: quasi metà degli sfollati trasferita in altre strutture

Trovati i 1500 posti che sembravano mancare in alberghi e camping sia della costa che dell'entroterra: ad aprile scadono le convenzioni

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L'accoglienza degli sfollati per il sisma del 30 ottobre a Porto Recanati

Garantiti i circa 1500 posti che attualmente sembrerebbero mancare all’appello per sistemare gli sfollati del terremoto durante la stagione estiva 2017. E’ quanto si affretta ad assicurare l’assessore regionale al turismo Moreno Pieroni che è intervenuto durante un incontro con le associazioni di categoria in rappresentanza degli albergatori della riviera marchigiana che ospitano i terremotati.

Il problema è che il piano di rientro faceva affidamento sulla possibilità per le popolazioni terremotate di ritornare nelle ormai note “casette” già dalla primavera: dato che i tempi si sono allungati e che la burocrazia (e non solo) sta mettendo i bastoni tra le ruote alla macchina organizzativa, il rientro sembra ancora molto lontano. Ma ad aprile scadono i contratti e le convenzioni con le strutture alberghiere della costa che stanno già pensando all’estate e ai flussi turistici.

All’incontro erano presenti anche i vertici della protezione civile regionale che ha permesso di focalizzare l’attenzione sui numeri dell’ospitalità. I circa 3500 posti saranno garantiti anche durante l’estate: mentre molti albergatori e responsabili di camping e villaggi hanno confermato la propria disponibilità per un totale di circa 2000 persone, le restanti saranno trasferite in altre strutture sia sulla costa che nell’entroterra. Una delle date probabili per l’inizio del trasferimento potrebbe essere proprio quella di fine aprile, quando scadranno i contratti stipulati nell’ambito emergenziale del post terremoto.

Un successivo incontro con date e numeri più precisi si terrà giovedì 23 febbraio sempre in Regione: al vaglio però dell’assemblea ancora mancano i criteri con cui si deciderà chi trasferire e chi no, dove andrà chi verrà trasferito e chi potrà essere avvicinato al proprio paese.

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