Al via il programma per il ripristino della viabilità nelle aree terremotate
Ecco i numeri del piano: interessati 131 Comuni
Al via il Programma degli interventi per il ripristino della viabilità nelle zone dell’Italia centrale colpite dal terremoto (Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria) redatto dall’Anas. Per le Marche stanziati 286,2 milioni di euro.
“Ringraziamo il Governo e Anas – ha commentato il presidente della Regione Luca Ceriscioli che ha partecipato all’incontro con il ministro Delrio e i quattro presidenti delle Regioni colpite dal sisma, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti -. Questo primo step che ci consentirà di svolgere gli interventi necessari a garantire la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità compromessa dagli eventi sismici. Si tratta di interventi importanti nell’immediato, molto attesi dalla popolazione, perché permetteranno di ripristinare l’insieme di quei collegamenti che facevano parte del quotidiano della vita di tutti. Altrettanto significativo è l’approfondimento sul piano strategico che è un po’ la seconda anima della ricostruzione: ripristinare i luoghi, ma dare anche delle opportunità di crescita. Da qui dobbiamo ripartire per realizzare un piano a medio termine per la sistemazione generale della viabilità marchigiana soprattutto per quanto riguarda il collegamento tra l’entroterra e la costa. Si tratta quindi non solo di riparazione, ma di scelte strategiche a favore delle aree terremotate. Per questo, nel corso dell’incontro di questa mattina abbiamo previsto un tavolo di lavoro operativo Regioni-Governo”.
Ecco i numeri del piano. 438 le criticità individuate con grado di priorità 1,2,3 sulle strade statali, regionali e provinciali sulla base delle segnalazioni dei gestori e degli esiti dei sopralluoghi effettuati. E’ già prevista una integrazione del piano per quanto riguarda gli interventi sulle strade comunali. L’area di intervento si estende su una superficie complessiva di 7.600 kmq e comprende 131 Comuni.
Le Marche, con il 52% del territorio regionale e il 66% dei Comuni coinvolti e la gran parte di criticità classificate come priorità 1, sono la regione che avrà il maggior numero di interventi.
In totale le risorse ammontano a 377,7 milioni: al Lazio ne spettano 39,1, 44,7 all’Umbria e 7,7 all’Abruzzo.
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