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Monti Sibillini: Situazione neve e emergenza animali

Condizioni che non possono essere sopportate ancora a lungo dagli animali

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Situazione neve nel Parco dei Monti Sibillini

L’emergenza neve si fa sentire sempre più forte. I Monti Sibillini lanciano il loro appello soprattutto per gli animali della zona, stremati dal freddo. Una situazione redatta dai dati del METEOMONT del Coordinamento Territoriale Carabinieri per l’Ambiente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Città come Pintura di Bolognola, Montemonaco e Montegallo sono fortemente provate. Si parla di un metro e passa di neve in alcune zone e sopra due metri in altre a causa degli accumuli causati dal vento.

Situazione neve nel Parco dei Monti SibilliniNaturalmente nei Monti Sibillini questo generi di avvenimenti si erano già verificati come nel 2005 e nel 2012. Ma nel momento in cui insieme alla neve sopraggiungono anche gli eventi sismici, la situazione inevitabilmente si complica. Per questo si parla di Emergenza per le condizioni degli animali, soprattutto per quelli abituati nelle stalle, le quale però sono state distrutte o dichiarate inagibili a causa del terremoto. Gli animali definitici domestici, come mucche e cavalli, sono fortemente provati dal freddo e al gelo essendo lasciati all’aperto e soprattutto potrebbero essere preda di lupi o di cani vaganti.

Situazione neve nel Parco dei Monti SibilliniAllo stesso modo anche la fauna in generale è fortemente provata da questo clima. Situazione monitorate e rese note anche dalla Regione Marche con l’urgenza di realizzare il più velocemente possibile le strutture sostitutive. Il monitoraggio degli animali vede situazioni di difficoltà, smarrimento, difficile ricerca del cibo e avvicinamenti alle zone abitate. Si specifica anche che alcune delle situazioni fanno parte del naturale ciclo della natura, quindi non comportano danni per la biodiversità e per gli equilibri ecologici.

Situazione neve nel Parco dei Monti SibilliniUna situazione delicata è stata riscontrata a Bolognola, dove la neve ha abbattuto circa 30 centimetri di recinzione, un pericolo quindi per il camoscio appeninico. E’ stato effettuato un intervento immediato per risollevare provvisoriamente la recinzione evitando in tal modo la fuga degli animali e l’entrata di eventuali predatori. Poi è stata tolta la neve in eccesso, operazione compiuta tra il 24 e il 26 gennaio grazie al personale del Parco, della Società Alcina e la collaborazione dei Militari del 2° Genio Guastatori Alpino, chiamati dal comune di Bolognola. Un bilancio quindi nella speranza che al più presto arrivino le stalle per gli animali e la situazione venga risolta al meglio.

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