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Marche, patto stabilità 2014: la Regione trasferisce agli Enti locali 12 milioni di euro

Altra deroga dopo i 37,5 milioni già trasferiti nei primi mesi dell’anno. Marcolini: "Grande sacrificio per la Regione"

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Gian Mario Spacca e Pietro Marcolini

Gli enti locali marchigiani possono derogare ai vincoli del Patto di stabilità per altri 12 milioni di euro, che si vanno a sommare ai 37,5 milioni già trasferiti nei primi mesi dell’anno. La Giunta regionale ha messo a disposizione delle Province e dei Comuni il nuovo spazio finanziario, in attuazione del Patto di stabilità regionale verticale.

Gli enti locali possono quindi procedere ai pagamenti in conto capitale, per un importo di 12 milioni, modificando i rispettivi saldi di bilancio, senza violare i vincoli del Patto. Questo perché la Regione ha ridotto, dello stesso valore, la propria capacità di spesa, consentendo alle amministrazioni locali di venire incontro alle esigenze delle imprese e del territorio. Nel corso della legislatura, la Regione ha complessivamente garantito oltre 300 milioni di euro, a Comuni e Province, con il Patto di stabilità.

La Giunta ha stabilito, inoltre, i criteri di riparto e lo spazio da assegnare a ciascuna Provincia e ai 175 Comuni interessati: quelli che hanno manifestato l’interesse a partecipare, avendo bisogno di procedere a pagamenti, senza violare i vincoli del Patto.
I criteri individuati con il Consiglio delle autonomie locali, e condivisi con l’Anci (Comuni) e l’Upi (Province), prevedono un’assegnazione, per il 50 per cento, sulla base degli spazi finanziari richiesti da ciascun ente locale, e un 50 per cento in proporzione degli obiettivi programmatici assegnati dalla normativa nazionale. Inoltre una quota del 20 per cento dello spazio assegnato ai Comuni è stata riconosciuta a 111 municipalità, proporzionalmente ai tagli effettuati dal Fondo di solidarietà nazionale, consentendo un recupero delle decurtazioni che penalizzano i servizi alla comunità. Il riparto destina 3 milioni e 648 mila euro alle Province, 8 milioni e 315 mila euro ai Comuni.

Quanto compiuto dalla Regione rappresenta un ulteriore, eccezionale sforzo, al limite delle residue possibilità del bilancio regionale, pesantemente condizionato dalle manovre nazionali di contenimento della spesa pubblica – afferma il presidente Gian Mario Spacca – Il nuovo intervento a sostegno delle amministrazioni locali non era scontato, ma abbiamo voluto testimoniare, ancora una volta, l’attenzione mai venuta meno al territorio. In questa maniera intendiamo sostenere gli investimenti riconoscendo spazi finanziari alle amministrazioni che li hanno richiesti“.

Va sottolineata la condivisione della ripartizione con il sistema delle autonomie locali, in modo che gli interventi possano soddisfare le reali esigenze manifestate sul territorio – sottolinea l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini – Il Patto di stabilità condiziona non solo gli enti locali, ma anche la stessa Regione. Non è quindi scontato o automatico questo trasferimento di capacità di spesa dal livello regionale a quello locale, ma rappresenta un grosso sacrificio per la Regione che contiene la prioria operatività per assegnarla alle Province e ai Comuni. Va considerato, a questo proposito, che sono poche le Regioni del Centro Nord che attuano il Patto. La stessa Emilia Romagna, con una popolazione e un Pil (Prodotto interno lordo) tre volte superiori alle Marche, ha intenzione di predisporre un Patto regionale attorno ai 20 milioni di euro, quindi di poco superiore a quanto siamo riusciti a concretizzare nella nostra regione“.

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