Sisma e gelo nelle Marche, l’allarme della On.Brignone
"Burocrazia e mancato coordinamento delle istituzioni bloccano gli aiuti agli allevatori terremotati"
E’ stata presentata questa mattina (ndr: 12 gennaio) un’ interrogazione al Presidente del Consiglio Gentiloni, al Ministro per gli affari regionali Costa, al Ministro delle politiche agricole Martina, a proposito dell’ incontro occorso il giorno 11 gennaio 2017 presso la Regione Marche, dove si è svolta una riunione per fare il punto sugli strumenti normativi per realizzare le stalle o le strutture provvisorie di ricovero per gli animali nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto e 30 ottobre scorso.
Dalle dichiarazioni dei presenti, si evincerebbe che la difficoltà di mettere in campo azioni per salvare agricoltori e bestiame è da imputare esclusivamente un mancato coordinamento tra le Istituzioni poiché l’Ordinanza n. 5/16 del Commissario Vasco Errani, “dovrebbe” aver messo a disposizione degli allevatori la possibilità di realizzare tutto ciò che è necessario di provvisorio in tempi rapidi e in modo semplificato, consentendo all ’allevatore di realizzare da solo sia la piazzola sia le stalle senza anticipazione di costi perché le fatture quietanziate saranno pagate direttamente con fondi nazionali.
Dalle parole del ministro Martina, però, si evince che nonostante gli strumenti a disposizione non sia stato fatto abbastanza, dichiarando la volontà di accelerare tutti gli interventi che devono sostenere in particolare agricoltori e allevatori in questa fase molto complicata, operando nell’ambito dell’ordinanza emergenziale di fine novembre, comunicando che a febbraio partirà la prima tranche d’interventi di aiuti agli allevatori per coprire il mancato reddito da 11 milioni di euro.
È quindi naturale chiedersi cosa non sia andato nella gestione dell’emergenza sisma di questi mesi e che cosa abbia ostacolato il sostegno agli agricoltori e agli allevatori se, come si evince dalle dichiarazioni di Ministro e Regione, gli strumenti siano tutti a disposizione da settimane, ma si è dovuto attendere che le temperature arrivassero a dieci gradi sotto zero prima di coordinare tutte le forze in campo, con tutti i conseguenti, gravissimi, danni. Lo dichiara in una nota la deputata di Possibile, Beatrice Brignone.
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