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Bilancio Regione Marche 2017, le priorità di Cgil Cisl Uil per sviluppo e coesione sociale

"Effetti della crisi aggravati dal sisma: ci si concentri sul sociale e sulle fasce più deboli"

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Banconote, Euro, denaro

Le segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil hanno già evidenziato difficoltà delle Marche a causa del perdurare degli effetti della crisi, aggravate dal sisma, sollecitando la Giunta regionale ad intensificare il proprio impegno su tali priorità attraverso un percorso di coinvolgimento delle parti sociali, come previsto dagli accordi sottoscritti.

In previsione delle prossime scelte di bilancio per il 2017  Cgil, Cisl e Uil ritengono necessario affrontare in primo luogo le criticità non risolte con la variazione del bilancio preventivo 2016, la cui copertura è stata rinviata alla manovra di assestamento e, in particolare, il Trasporto pubblico locale e il Fondo di solidarietà per limitare l’aumento delle rette a carico delle famiglie nelle strutture residenziali e semiresidenziali.

Per il bilancio di previsione 2017, Cgil, Cisl e Uil ritengono prioritario concentrarsi sulle voci di spesa che possano maggiormente favorire la coesione sociale a partire da una precisa elencazione delle risorse destinate a non autosufficienza, disabilità, infanzia-adolescenza, inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. E poi, l’attribuzione di uno stanziamento  di risorse aggiuntive, pari almeno a euro 3 milioni, per le cure domiciliari e 1 milione per la lotta alla povertà (complementari al SIA).

Inoltre lo stanziamento di 4 milioni di euro per ripristinare le agevolazioni tariffarie del Trasporto pubblico locale per i pendolari e  le fasce più deboli, al netto delle risorse necessarie per mantenere i servizi, evitando ulteriori tagli e ribadendo al contempo il percorso di razionalizzazione nella gestione dei servizi stessi. Infine, la destinazione di risorse di almeno euro 3 milioni per garantire il diritto allo studio ed euro 2 milioni per le politiche abitative e una verifica sulla necessità di reperire risorse, anche di fonte comunitaria, per la qualificazione dei servizi per l’impiego pubblici e privati.

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