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Ammortizzatori sociali in deroga 2016, firmata in Regione l’Intesa istituzionale territoriale

“Un pacchetto di misure per il lavoro accompagnerà l’accordo. Per le aree terremotate attendiamo i provvedimento governativi”

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Loretta Bravi

Le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali hanno firmato, insieme alla Regione Marche, l’Intesa istituzionale territoriale sulla gestione delle proroghe degli ammortizzatori sociali: in particolare, ma non esclusivamente, per le aree di crisi previste dalla normativa vigente.

L’accordo è stato raggiunto, nel tardo pomeriggio di ieri (martedì 29 novembre), a Palazzo Leopardi, al termine del Tavolo regionale degli ammortizzatori sociali, al quale partecipano anche i rappresentanti dell’Inps regionale, dell’Ebam (Ente bilaterale artigianato Marche) e di Italia Lavoro.

L’accordo riguarda le aree di crisi complessa del Piceno e dell’Accordo di programma Merloni. Le somme disponibili sono quelle relative alla quota parte, per le Marche, dei 250 milioni di euro stanziati dal Governo nazionale – con la legge di stabilità 2016 – per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga. Il trattamento di integrazione salariale in deroga può essere concesso per un massimo di tre mesi, impiegando il 50 per cento (invece del 5 per cento in precedenza previsto) delle risorse assegnata alla Regione per gli anni 2014, 2015, 2016 non ancora utilizzate. Questi stanziamenti possono essere impiegati, fino a esaurimento, entro il 31 dicembre 2016: entro la fine dell’anno i provvedimenti vanno avviati, ma potranno concludersi non oltre il 31 dicembre 2017.

La normativa prevede che le risorse siano disponibili preferibilmente per le aree di crisi complessa – afferma l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, che ha siglato l’intesa – Cercheremo comunque di destinare più risorse possibili a tutte le realtà in difficoltà, perché abbiamo già previsto di integrare l’intesa con le misure avviate o programmate per le politiche attive del lavoro. Inoltre siamo in attesa della conversione dei provvedimento sul terremoto, dai quali attendiamo una congrua dotazione economica per sostenere le attività e i territori danneggiati dal sisma. Con il Tavolo regionale degli ammortizzatori sociali abbiamo, inoltre, condiviso di valutare tutti i casi particolari per trovare soluzioni idonee che coinvolgeranno le imprese escluse dalla disciplina della cassa integrazione ordinaria e in deroga”.

L’intesa firmata in Regione prevede una proroga di tre mesi della mobilità in deroga per i lavoratori residenti o domiciliati nell’area di crisi complessa del Piceno e per quelli della ex Merloni che hanno ammortizzatori sociali scaduti o in scadenza nel 2016. Le richieste vanno presentate all’Inps competente per territorio entro il 28 febbraio 2017. Il lavoratore dell’area di crisi del Piceno dovrà formalizzare anche il Patto di servizio personalizzato presso il Centro per l’impiego di competenza. Alle aziende dell’area di crisi del Piceno e dell’Accordo di programma Merloni saranno, invece, prorogata, di tredici settimane, la Cassa integrazione guadagni in deroga.

Le richieste vanno inviate entro venti giorni dall’inizio della sospensione, che non può superare la data del 31/12/2016 anche se gli effetti potranno concludersi entro il 2017. In merito alle politiche attive del lavoro, l’assessore Bravi ha spiegato che sono in fase di predisposizione bandi sulle filiere produttive: “Quello del tessile-abbigliamento-calzatura è già uscito, mentre, a breve, lo saranno quelli dell’edilizia, del legno-mobile, della meccanica e dell’agroalimentare. Inoltre è quasi pronto il bando della formazione a occupazione garantita e, in via di pubblicazione, quello sui manager dello sviluppo locale. Siamo disponibili a condividere, con le parti sociali, anche interventi innovativi per agevolare la ricollocazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e la nuova occupazione giovanile e femminile”.

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