Aumentano le imprese nelle Marche, ma l’artigianato si conferma in crisi
I dati dell'estate 2016 non tranquillizzano Cna e Confartigianato
E’ stata un’estate di crescita per le imprese marchigiane. Ma non per tutte. Tra fine giugno e fine settembre, secondo i dati Infocamere, elaborati dai Centri Studi di Cna e Confartigianato Marche, sono nate 1.682 aziende mentre hanno chiuso in 1.516.
Dietro la porta girevole delle iscrizioni e cessazioni nei registri delle Camere di Commercio, restano 166 imprese in più. Guardando a chi, in quelle aziende lavora, significa una crescita di 500 addetti. Continuano invece a non tornare i conti dell’artigianato. In tre mesi gli Albi artigiani hanno visto l’iscrizione di 512 imprese ma se ne sono cancellate 630, con una perdita secca di 118 aziende.
“Il continuo calo delle piccole imprese artigiane” commentano Confartigianato e Cna Marche “conferma il perdurare di una crisi del settore che colpisce i piccoli perché più esposti al calo della domanda interna ma va anche visto in parte come un effetto del processo di riorganizzazione della piccola imprenditoria del comparto, che muta orientamenti produttivi e configura soluzioni organizzative più strutturate”.
Complessivamente le imprese marchigiane sono 173.384 di cui 46.681 artigiane. Guardando agli ultimi due anni, quello delle imprese artigiane è stato un continuo calo. Ogni trimestre le serrande dei negozi e le porte dei laboratori che si aprono la mattina sono sempre di meno. Nel 2015 il saldo è stato negativo per 927 aziende con la perdita di 3 mila posti di lavoro. Non è andata meglio nei primi nove mesi del 2016, con la scomparsa di 693 imprese.
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