Terremoto, oltre 25mila sfollati nelle Marche
Nuove scosse nella mattinata del 31 ottobre; crolli in oltre cento comuni
Migliaia, oltre 25mila, gli sfollati nelle Marche a seguito della terribile scossa di terremoto che nella prima mattina del 30 ottobre ha svegliato tutta Italia. Il sisma di magnitudo di 6.5 è stato registrato alle 7.40; la scossa è la più forte registrata dopo il terremoto in Irpinia del 1980. Ammonterebbero a circa 20 i feriti, quasi tutti non gravi; molto più pesante invece il bilancio che riguarda i danni strutturali: interi borghi distrutti, chiese crollate e tantissime famiglie senza una casa.
Sono, in totale, oltre 25mila le persone attualmente fuori casa nelle Marche. In particolare 20766 nei comuni della provincia di Macerata; 1898 nel fermano; 2247 ad Ascoli Piceno e 526 nell’anconetano. Gli assistiti sono circa 6.500, di cui oltre 2.000 negli alberghi sulla costa adriatica, 4.000 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale e le altre in strutture ricettive agibili sul territorio. Nelle strutture comunali e nei centri di prima assistenza sono stati allestiti 7mila posti letto, di cui 5mila brandine. A questi la Protezione civile stima che si aggiungeranno, nelle prossime ore, circa 3.000 persone che trascorreranno le prossime notti in strutture di prima accoglienza in corso di allestimento tra Umbria e Marche. Un centinaio tra alberghi e strutture ricettive stanno accogliendo inoltre coloro che si sono spostati sulla costa dove continuano i trasferimenti.
Sotto il coordinamento della Dicomac, le protezioni civili delle varie regioni italiane stanno inviando nelle Marche personale e attrezzature richieste per le prime esigenze. Il punto della situazione è stata fatto, nel pomeriggio del 30 ottobre, presso il Cor (Centro operativo regionale) Marche, nel corso di una videoconferenza con la Dicomac. Nelle Marche si trovano sul territorio, circa 600 volontari, affiancati da squadre di pronto intervento reperibili, da attivare secondo le necessità.
Nella notte tra il 30 e 31 ottobre la terra ha continuato a tremare senza sosta. Le scosse legate alla faglia che si è aperta con il terremoto del 24 agosto sono state oltre 100: la più forte di tutte, di magnitudo 4.2, registrata alle 4:27 dai sismografi dell’Ingv. Alle 7.07, stesso epicentro, una replica di 3.9. Alle 8.05 ancora di magnitudo 4.2.
Le zone rosse, ossia le aree interdette ai cittadini perché a forte rischio di ulteriori crolli, sono in tutto 216: 162 nel maceratese, 17 in provincia di Fermo, 33 nell’ascolano e 4 nella provincia di Ancona.
Sono invece 108 i Comuni marchigiani con edifici che hanno subito crolli e danni gravissimi: 50 a Macerata, 26 a Fermo, 24 ad Ascoli Piceno, 8 ad Ancona.
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