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Terremoto, Errani e Ceriscioli incontrano gli amministratori del fermano e maceratese

Spiegato ai sindaci dei comuni "fuori dal cratere" il provvedimento: per tutti però un ruolo chiave per la ricostruzione

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Vasco Errani e Luca Ceriscioli incontrano i sindaci dei comuni del fermano interessati dal terremoto del 24 agosto 2016

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il commissario straordinario del governo per la ricostruzione Vasco Errani hanno incontrato alcuni amministratori del maceratese e del fermano, in particolare i comuni non inseriti nel cosiddetto ‘cratere sismico‘.

Primo incontro a Falerone, con i sindaci di Falerone, Montelparo, Montefalcone, Santa Vittoria, Smerillo, mentre a Colmurano erano presenti una decina di amministratori: Colmurano, Belforte del Chienti, Tolentino, Camerino, San Severino, Loro Piceno, Treia, Ripe San Ginesio, Urbisaglia, Monte San Martino.

È stata l’occasione per ribadire come il decreto approvato la settimana scorsa dal governo sia un provvedimento straordinario, senza precedenti nella storia degli altri eventi sismici in Italia. Per la prima volta viene riconosciuto il 100% dei danni ai privati, imprese e tutte le abitazioni, anche alle seconde case che hanno subito danni non solo per i 62 comuni del cosiddetto cratere del sisma, ma per tutti i Comuni che hanno subito danni la notte del 24 agosto. Vasco Errani e Luca Ceriscioli incontrano i sindaci dei comuni del maceratese interessati dal terremoto del 24 agosto 2016
La sola differenza per i comuni fuori dal cratere sismico è il 50% per cento di quelle che sono fuori dai borghi e dai centri storici. Le altre differenze sono due: la posticipazione del pagamento delle tasse, il pareggio del bilancio dei comuni.

La Regione ha dato la disponibilità a creare uno spazio di confronto per la governance per la fase della ricostruzione che consenta a tutti i Comuni di avere un ruolo sia sulla strategia sia sulla parte operativa.
Inoltre piena disponibilità da parte del presidente Ceriscioli a ragionare per sostenere questa fascia dei Comuni fuori dal cratere con determinate attività: come creare fondi specifici che vadano ad integrare tutte quelle iniziative già previste nel decreto, per esempio attraverso la rimodulazione dei fondi europei.

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