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Sisma, dai sindacati delle Marche un contributo di 90mila euro

Chiesti inoltre provvedimenti per la tutela dei lavoratori terremotati

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Il paese di Pescara del Tronto dopo il terremoto del 24 agosto 2016

Un contributo di 90.000 euro destinato ad un intervento sociale immediato, da individuare, di concerto con le istituzioni locali, il più presto possibile. E’ quanto CGIL, CISL, UIL Marche hanno già messo a disposizione delle comunità duramente colpite dal sisma del 24 agosto scorso, tra i vari interventi messi in campo a tutela del lavoro e di solidarietà alla popolazione terremotata.

E’ stata inoltre avviata una campagna informativa nei luoghi di lavoro di tutta la regione per sostenere la sottoscrizione nazionale promossa da CGIL, CISL, UIL e Confindustria, che prevede un contributo volontario pari ad un’ora di lavoro da parte dei lavoratori e un analogo contributo da parte delle imprese. Analoghe iniziative coinvolgeranno anche i lavoratori degli altri settori ed i pensionati. I fondi raccolti saranno destinati, come in altri casi di calamità, a sostegno delle popolazioni, con interventi su servizi e strutture di pubblica utilità, in accordo con le istituzioni locali e con le autorità preposte alla ricostruzione nelle regioni colpite dal sisma.

Inoltre, considerando gli innumerevoli disagi per i cittadini, CGIL CISL UIL Marche, in raccordo con la Protezione Civile, hanno messo a disposizione di coloro che sono ospitati nelle tendopoli o comunque colpiti dal sisma, operatori sindacali specializzati per fornire informazioni e assistenza per pratiche ed obblighi amministrativi, previdenziali e fiscali.

A tutela dei lavoratori Cgil Cisl Uil Marche hanno chiesto inoltre, a livello regionale e nazionale, l’intervento di ammortizzatori sociali specifici per gli occupati in attività fortemente danneggiate o distrutte dal sisma, in prevalenza piccole imprese agricole, di allevamento, di trasformazione alimentare, oltre che di turismo e servizi. La Regione, con cui sono già fissati incontri specifici sul tema, può autorizzare in questa prima fase il trattamento di cassa integrazione in deroga per i dipendenti di imprese del turismo, del commercio, dell’artigianato, del settore agricolo e delle aziende industriali che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali ordinari o che li hanno esauriti. Ci sono però limiti all’utilizzo in termini di durata (max 3 mesi di utilizzo), settori, risorse disponibili. Il sindacato, pertanto, chiede al Governo un provvedimento che preveda l’allungamento a 12 mesi del periodo massimo di cassa integrazione per i dipendenti delle aziende danneggiate, l’estensione della cig agli stagionali e a chi non ha maturato l’anzianità, ai lavoratori residenti o dimoranti nei Comuni colpiti dal sisma, che si siano trovati nella impossibilità di recarsi al lavoro per gravi motivi familiari o seri danni alla abitazione.

Al contempo Cgil Cisl Uil hanno chiesto anche la sospensione fino al 31 dicembre 2016 dell’efficacia dei provvedimenti di licenziamento, adottati in conseguenza della crisi sismica nel territorio e applicando anche a questi lavoratori l’intervento della Cig in deroga. Si attende ora che all’iniziativa dei sindacati e delle regioni colpite, risponda il Governo con un decreto specifico e uno stanziamento ad hoc per gli ammortizzatori sociali per le aree terremotate.

E’ previsto nei prossimi giorni un incontro fra le parti sociali ed il Commissario Vasco Errani per fare il punto sull’emergenza sisma, che costituirà l’occasione per un confronto diretto sulle proposte e sulle esigenze evidenziate dal sindacato. Il terremoto ha evidenziato quanto sia fragile il nostro territorio e come edifici privati ma anche strutture di rilevanza collettiva, come le scuole e le residenze per gli anziani o gli ospedali, siano esposti a questi rischi. Si tratta, ormai, di una preoccupazione diffusa fra la popolazione, anche al di la delle aree colpite direttamente dagli eventi del 24 agosto. Proprio sui temi più generali della messa in sicurezza del territorio e degli immobili, l’incontro che si è svolto oggi (martedì 6 settembre, Ndr) a Palazzo Chigi fra Cgil, Cisl e Uil, e le altre parti sociali, e il Premier ha permesso di avviare un confronto che ci auguriamo possa definire impegni, risorse e tempi certi. I temi della sicurezza del territorio, della fragilità del sistema appenninico saranno anche al centro dell’iniziativa, promossa da Cgil, Cisl, Uil di Marche, Umbria e Toscana, per il prossimo 15 settembre a Perugia, come argomento fondamentale per la futura collaborazione delle regioni dell’Italia centrale.

 

da Cigl, Cisl e Uil Marche

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