Le Marche tremano ancora: due scosse di terremoto avvertite il 3 settembre
Lo sciame sismico che segue il tragico evento del 24 agosto continua a imperversare e tiene viva la paura tra la popolazione
Sono state due, tra le decine che sono state registrate dai sismografi dell’INGV, le scosse di terremoto che sabato 3 settembre hanno maggiormente spaventato la popolazione delle zone di Marche, Umbria e Lazio già colpite dal tremendo sisma del 24 agosto.
Sta infatti continuando lo sciame sismico che da quasi 15 giorni sta martoriando territori che hanno già pesantemente pagato uno scotto in termini di vite umane e danni spesso irreparabili alle strutture pubbliche e private. Paura ad Arquata del Tronto, Accumoli e Amatrice, ma non solo: è stata Norcia l’epicentro della scossa di magnitudo 4.2, con profondità 11 km, che alle 3:34 ha svegliato tante persone nelle case e nelle tendopoli, facendosi avvertire distintamente nell’ascolano, nel maceratese, nel fabrianese e nell’anconetano.
La replica alle 12:18, quando un terremoto di magnitudo 4.3 e profondità 9 km ha colpito tra Montemonaco, Montegallo e Castelsantangelo sul Nera, scatenando nuovamente molte richieste telefoniche da parte dei cittadini, che in molte parti delle Marche si sono rivolte al 115 per avere informazioni, con comprensibile apprensione. Immediato il tam tam sui social network, ma da segnalare non ci sono danni in nessuno dei luoghi interessati dalle scosse.
Proprio nel momento del secondo sisma, ad Accumoli era in corso un incontro tra Vasco Errani, neo commissario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, e Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio.
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