Rischio idrogeologico, 11 milioni per sette fiumi delle Marche
La Regione ripartisce i fondi 'Por Fesr 2014-2020' per progetti di salvaguardia dei centri abitati e delle aree industriali
La giunta regionale ha ripartito le risorse del Por Fesr 2014-2020 (Asse 5) destinate alla realizzazione di progetti pilota di mitigazione del rischio idrogeologico, per complessivi 11,468 milioni di euro. I fiumi interessati sono il Foglia (3,2 milioni per ridurre il rischio nella città di Pesaro), Misa (4,3 milioni per salvaguardare Senigallia), Esino (900 mila euro), Potenza (700 mila euro), Chienti (700 mila euro), Aso (700 mila euro), Tronto (968 mila euro).
Gli interventi vengono finanziati, per precisa scelta della Giunta, utilizzando i fondi compresi nelle misure relative alla messa in sicurezza dei territori (cambiamenti climatici, prevenzione e gestione dei rischi – Asse % Por Fesr). Una quota del 6,98% è stata destinata a questa finalità, per un importo totale di 22,8 milioni, suddivisa tra investimenti di riduzione del rischio idrogeologico e di contrasto all’erosione costiera.
“Le Marche sono tra le regioni italiane a più alto rischio idrogeologico e presentano frequenti criticità nel reticolo idrografico che provocano alluvioni nelle pianure – ricorda l’assessore alla difesa del suolo, Angelo Sciapichetti – Con queste risorse destinate ai fiumi marchigiani intendiamo realizzare progetti pilota sulla este fluviali che hanno alla foce centri abitati o aree industriali, al fine di prevenire fenomeni di esondazione. La scelta di concentrare le risorse sul rischio idraulico è conseguente al verificarsi di alluvioni di aree limitrofe ai corsi d’acqua principali e dei centri abitati nel tratto terminale del fiume con frequenza sempre maggiore e della necessità della manutenzione del reticolo di deflusso. In particolare alla foce del Foglia è ubicata la città di Pesaro, mentre il Misa attraversa il centro storico di Senigallia”.
La tipologia degli interventi che verranno finanziati dovrà seguire, possibilmente alle situazioni in atto, le tecniche di ingegneria naturalistica. Saranno consentite la realizzazione di casse di laminazione/espansione, opere idrauliche, briglie, taglio di vegetazione, movimenti terra, riprofilatura e risagomatura delle sezioni fluviali.
Il cronoprogramma annuale assegna un milione di euro già nel 2016, quattro nel 2017, altri quattro nel 2018, uno nel 2019 e un altro milione nel 2020, per l’erogazione complessiva di 11,468 milioni entro il 2020.
A Pesaro e Senigallia il cofinanziamento regionale sosterrà, in modo particolare, gli investimenti previsti nell’ambito della progettazione preliminare dei lavori di mitigazione del rischio idrogeologico del Foglia e del Misa.
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