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Niente quorum per il referendum del 17 aprile sulle trivellazioni

L'affluenza nelle Marche di poco sopra al dato nazionale: ecco i risultati provincia per provincia

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Niente quorum per il referendum di domenica 17 aprile. L’affluenza alle urne alla chiusura delle votazioni è stata del 32,15%, non sufficiente dunque per rendere valido il voto sulle concessioni per le trivellazioni entro le 12 miglia. Le Marche, dal canto loro, registrano un dato lievemente superiore alla media nazionale.

Il quesito referendario era il seguente: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ‘Norme in materia ambientale’, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)’, limitatamente alle seguenti parole: ‘per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale’?
Una domanda tecnica, sulla quale non si erano sprecati gli interventi a favore dell’abrogazione della norma, per fare in modo cioè che al termine delle concessioni per le estrazioni, queste non venissero più rinnovate nonostante la presenza ancora di gas o petrolio. Decisamente inferiori gli interventi per il no (e quindi per il mantenimento delle norme attuali). Ma a fare la voce grossa è l’astensionismo, che ha reso difficili le cose ai sostenitori del referendum, grazie anche alle dichiarazioni di personaggi pubblici e cariche di governo.

La giornata di domenica 17 aprile si è aperta con seggi praticamente deserti: per quanto riguarda il DATO NAZIONALE alle ore 12 aveva votato solamente l’8,35% degli italiani, facendo presagire dunque le difficoltà a raggiungere il quorum. Difficoltà che hanno avuto conferme successive alle ore 19 quando l’affluenza si è attestata al 23,48% per concludersi a quota 32,15% al termine delle operazioni di voto.
Sull’esito della votazione, l’85,84% ha votato “Sì”, ovvero 13.334.764 voti; il restante 14,16% ha scelto il “No” (2.198.805 voti).

Per quanto riguarda la REGIONE MARCHE, tra i promotori della consultazione, l’affluenza è stata del 34,75% (mentre alle ore 12 era del 8,09%, e alle ore 19 del 24,57%), in linea dunque con il dato nazionale.
I marchigiani che si sono recati alle urne hanno scelto il “Sì” con l’85,18% delle preferenze (346.253 voti), mentre il 14,82% (60.221 voti) ha detto “No” all’abrogazione della norma.

Ecco i risultati provincia per provincia (delle Marche) sull’esito del referendum del 17 aprile:

ANCONA: affluenza: 37,9% – Sì 86,12% (117.650 voti) – No 13,88% (18.954 voti) – Voto a Senigallia e nella Valmisa

ASCOLI PICENO: affluenza: 33,2% – Sì 86,67% (47.321 voti) – No 13,33% (7.277 voti)

FERMO: affluenza: 31,5% – Sì 86,11% (35.790 voti) – No 13,89% (5.773 voti)

MACERATA: affluenza: 32,6% – Sì 84,62% (65.962 voti) – No 15,38% (11.989 voti)

PESARO E URBINO: affluenza: 35,0% – Sì 83,05% (79.530 voti) – No 16,95% (16.228 voti)

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