Marche, anziani sempre più a rischio criminalità
I più colpiti sono gli over 65; cresce la percezione di insicurezza
Criminalità in crescita nelle Marche e la categoria più a rischio è quella degli anziani: i dati parlano di 21,1 furti ogni 1.000 famiglie, questo il quadro che emerge dai dati diffusi dall’ Anap Confartigianato. L’identikit della categorie più a rischio sarebbero donne e uomini sopra i 65 anni.
Allarme è stato lanciato dall’associazione nell’ambito della Camapagna ‘Più sicuri insieme’ realizzata in collaborazione con il Ministro dell’Interno e con il contributo di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Corpo della Guardia di Finanza.
Nel 2015 è salita ai massimi storici la percentuale del rischio criminalità segnalata dalle famiglie italiane; i furti in abitazione sono più che raddoppiati passando dall’8,5 per 1.000 famiglie del 2004 al 17,9 per 1.000 famiglie del 2014.
L’incidenza più alta di furti si registrano in Emilia-Romagna, Umbria, Lombardia, Piemonte, Marche e Veneto. I tassi più bassi si registrano invece in Basilicata, in Valle d’Aosta e Campania.
Tra il 2004 e il 2014 risultano in forte aumento anche i borseggi; per questo tipo di reato il record va al Lazio seguito da Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte.
La maggior incidenza di reati si registra per la visita di falsi incaricati di aziende, seguiti da furti in abitazione o in azienda, tentativi di scippo, l’attivazione di servizi non richiesti per via telefonica, furti fuori casa, la visita in casa di falsi funzionari pubblici, raggiri in prossimità di banche, poste, negozi, pratiche commerciali aggressive o poco chiare ed infine frode online. A sentirsi in pericolo sarebbero il 56,8% dei 13,3 milioni di anziani residenti in Italia.
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