La regione Marche “investe” nel rurale sociale
Oltre alla sperimentazione degli agrinido, parte anche un altro progetto per la "longevità attiva"
Nelle Marche la multifunzionalità dell’impresa agricola e la sua diversificazione passano anche per il sociale. Prosegue infatti la sperimentazione del modello di agrinido di qualità per un ulteriore anno e allo stesso tempo prende il via il progetto “Longevità attiva in ambito rurale”.
La giunta a questo proposito, su proposta dell’assessore all’agricoltura Anna Casini, ha dato l’assenso alla proroga della convenzione per l’attività di coordinamento pedagogico unitario del progetto educativo per l’infanzia con la Fondazione Chiaravalle Montessori e di seguito ha approvato lo schema di accordo di ricerca con l’Inrca per l’elaborazione di un format di servizi per la popolazione anziana in ambito rurale.
“Le Marche – osserva la vicepresidente e assessore all’agricoltura, Anna Casini – ormai da diversi anni si posizionano tra le migliori regioni per utilizzo dei fondi europei e per obiettivi conseguiti. Tra le scelte che caratterizzano la politica agricola regionale c’è quella del rurale sociale, di cui il progetto agrinido di qualità è un elemento essenziale. Il format per un modello educativo innovativo e approfondito nasce nel gennaio 2012. Oggi nelle Marche gli agrinido sono 5 e costituiscono un esempio di eccellenza per tutte le altre regioni. Il successo ottenuto ha spinto a proseguire su questa strada in modo deciso e di allargare l’impegno per la valorizzazione dell’impresa rurale come fornitrice di servizi sociali e di welfare locale non solo in favore dell’infanzia. Proseguiremo, infatti, con progetti per la residenza degli anziani, per il trattamento di disabilità e per altre situazioni di disagio, estendendo così quel ruolo sociale dell’azienda agricola che intendiamo sempre più incentivare”.
AGRINIDO
Gli agrinido sono un servizio educativo promosso dalla Regione Marche e rivolto a bambini da uno a tre anni, svolto dall’imprenditore agricolo in connessione con la propria attività di silvicoltura e di allevamento degli animali e nel rispetto della normativa regionale di settore per la gestione dei servizi per l’infanzia. L’attività agricola deve rimanere comunque principale.
Il format agrinido va letto come un passo importante nel processo di rivalutazione culturale e di recupero della funzione sociale del mondo agricolo, con la conseguente ricostruzione di un welfare locale di valore.
Attualmente nelle Marche gli agrinido sono 5: l’esperienza a Pievebovigliana (Mc); l’Arca di Noè a Fermo; Alla Natura a San Ginesio (Mc); La fornace degli gnomi a Gagliole (Mc); L’orto dei pulcini a Ostra (An).
Per maggiori informazioni sono attivi il sito www.agrinidodiqualita.it e la pagina Facebook Agrinido Regione Marche.
LONGEVITA’ ATTIVA
L’accordo con l’Inrca regola le attività di ricerca, di interesse comune, relative all’elaborazione di uno specifico format per l’offerta di servizi alla popolazione anziana in ambito rurale. Il documento dovrà delineare gli aspetti peculiari e caratterizzanti dei servizi che l’azienda andrà ad offrire con l’obiettivo di mantenere e stimolare le capacità psicofisiche dell’anziano attraverso percorsi di inclusione sociale e di prevenzione dall’isolamento, valorizzati dalle specificità offerte dall’ambiente rurale in termini di benessere e qualità della vita. La realizzazione di uno specifico format è il risultato della precedente sperimentazione sempre in collaborazione con l’Inrca che aveva portato ad un Bando – Concorso di idee nel settembre 2014 e il conseguente avvio delle attività pilota da parte delle 8 aziende beneficiarie.
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