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Cna e Fidimpresa: “fondamentale salvare Banca Marche”

Incontro delle associazioni con i vertici dell'istituto: "imprescindibile per il sistema produttivo regionale"

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Incontro di Banca Marche con Cna e Fidimpresa

“Anche in un anno difficile come il 2015 Banca Marche si è confermato uno dei principali istituti di credito di riferimento degli artigiani e delle piccole e medie imprese marchigiane e dovrà continuare ad esserlo anche in futuro”.

Lo affermano in una nota congiunta i vertici di Cna Marche, Fidimpresa e Banca Marche, che si sono incontrati ad Ancona presso la sede dell’associazione artigiana. Erano presenti il presidente di Cna Marche Gino Sabatini ed il segretario Otello Gregorini. Per il Confidi unico Cna Fidimpresa Marche sono intervenuti la presidente Sabina Cardinali e il direttore Giancarlo Gagliardini mentre Banca Marche era rappresentata dal direttore generale Luciano Goffi e dal commissario Giuseppe Feliziani.

Una presenza importante, quella di Banca Marche, per il sistema produttivo marchigiano, confermata anche dai dati. Tra il primo gennaio e il trenta  settembre di quest’anno, su un totale di 2.456 operazioni di finanziamento garantite da Fidimpresa agli artigiani ed ai piccoli e medi imprenditori della regione per complessivi 114,8 milioni di euro, quelle finanziate da Banca Marche sono state 727 per un importo complessivo di 25,2 milioni di euro di cui 10,8 garantiti da Fidimpresa, con  un importo medio garantito per ogni finanziamento di 14.911 euro. Pratiche diffuse capillarmente su tutto il territorio regionale, grazie alle 213 filiali di Banca Marche operative nelle Marche.

“Sono questi” conclude la nota di Cna, Fidimpresa e Banca Marche, “i motivi per il quali è di fondamentale importanza che vada a buon fine al più presto il percorso di salvataggio della Banca, avviato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. Non solo per salvaguardare i dipendenti, i soci, gli azionisti e di correntisti dell’istituto di credito, ma anche per non far mancare al sistema produttivo il sostegno di una banca fortemente integrata sul territorio e per questo in grado di rispondere alle esigenze e delle piccole e medie imprese e di sostenerne la competitività. Su questo auspichiamo l’unità d’intenti ed il sostegno delle istituzioni e delle forze politiche e sociali marchigiane”.

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