Saldi estivi, nelle Marche gli acquisti scendono del 10%
Il Codacons evidenzia un andamento negativo: "Occorre liberalizzare i saldi"
Terminano anche nelle Marche i saldi estivi, partiti ufficialmente il 5 luglio scorso. Saldi sui quali i commercianti avevano riposto grandi speranze, rimaste purtroppo disattese.
In base ai dati raccolti dal Codacons, infatti, gli sconti di fine stagione si chiudono in regione con un andamento negativo e una riduzione media delle vendite compresa tra il -8% e il -10% rispetto al 2013.
“Il bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi non ha fatto il miracolo e non ha spinto in alto le vendite in regime di saldi – afferma il presidente Carlo Rienzi – Il settore dell’abbigliamento soffre in modo particolare i tagli di spesa operati dalle famiglie, che dirottano gli acquisti solo su beni indispensabili e attendono periodi migliori per le altre spese”.
Meno di una famiglia su due (il 45% circa) ha approfittato dei saldi per fare qualche acquisto – spiega il Codacons – scegliendo principalmente outlet e centri commerciali, mentre i negozi situati nelle periferie sono quelli che più di tutti hanno risentito del calo degli acquisti.
“Ora il Premier Renzi deve fare qualcosa per salvare il settore del commercio – afferma Rienzi – La prima mossa è senza dubbio liberalizzare i saldi, così come avviene nel resto del mondo, in modo da creare molteplici occasioni d’acquisto per i consumatori spalmate su tutto l’anno, e consentire ai negozianti di scegliere quando e come scontare la propria merce per attrarre clientela”.
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