Morta Gigliola Mancinelli, la speleologa dispersa in Nepal
Rinvenuto il corpo dell’anestesista 51enne nella giornata di lunedì 27 aprile; salvo invece l’altro anconetano Giuseppe Antonini
Si è purtroppo concluso nel peggiore dei modi il viaggio in Nepal di Gigliola Mancinelli, la speleologa anconetana data per dispersa a seguito del sisma che ha colpito il Paese asiatico.
Nel corso di lunedì 27 aprile è stato infatti ritrovato il corpo della 51enne, anestesista rianimatrice presso il reparto cardiologico Lancisi dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona.
La donna si trovava in Nepal in compagnia di altri tre esperti speleologi italiani, due dei quali figurano tra i sopravvissuti al disastro naturale: uno di loro è Giuseppe Antonini, anche lui anconetano, che era già riuscito a mettersi in contatto con i familiari dopo la scossa di terremoto, adoperando un telefono satellitare; l’altro, GiovanniPizzorni, esperto torrentista di origine genovese, ha comunque riportato diverse fratture a causa degli smottamenti provocati dall’intensa attività tellurica.
Il secondo escursionista deceduto è invece Oskar Piazza, nativo del Trentino Alto Adige, vice direttore della Scuola nazionale forre e appartenente alla Scuola nazionale tecnici.
Tutti loro si trovavano, al momento della scossa, nel villaggio di Langtang, centro abitato letteralmente spazzato via dalle frane: i quattro avrebbero dovuto esplorare due canyon al momento del sisma, salvo poi desistere a causa del persistente maltempo.
Salvi invece un altro anconetano e due senigalliesi, sfiorati da una frana a seguito del violento terremoto.
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