Amianto: quattro città delle Marche tra prime cento d’Italia per morti per mesotelioma
Segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato vice Prefetto Di Nuzzo: "Riconoscere vittime da malattie professionali e non"
Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil, nel pomeriggio di giovedì 29 novembre, hanno incontrato il Vice Vicario Prefetto, Di Nuzzo, sulle problematiche dell’amianto che colpiscono il Paese ed in particolare le Marche.
Cgil Cisl Uil Marche, impegnati nella campagna di attenzione e sensibilizzazione, “L’Italia libera dall’amianto entro il 2018”, hanno espresso forte preoccupazione per la presenza di quattro città marchigiane, Ancona, Falconara, Senigallia e Pesaro, tra le prime cento città italiane con un’alta percentuale di morti per mesotelioma (dati Inail).
Tra le proposte sindacali, presentate al Vice Prefetto di Ancona, che ha accolto con attenzione e sensibilità, la necessità del riconoscimento delle vittime da malattie professionali e non, la possibilità di prorogare al 2019 le richieste di riconoscimento, velocizzare l’iter burocratico per l’individuazione di patologie legate all’amianto e per l’erogazione delle prestazioni.
Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil considerato il forte impatto nelle Marche, hanno chiesto e già fissato un incontro con l’Assessore regionale all’ambiente per una verifica delle aree da bonificare e, con l’Asur, per monitorare i casi di patologie collegate all’amianto.
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