Pensioni e futuro, le paure dei marchigiani
Incertezza e preoccupazione da una indagine statistica condotta da Reale Mutua
Dopo la pensione? La valigia. Perché di fronte alla prospettiva di assegni sempre più bassi, quasi due marchigiani su tre (63%) si dicono disposti addirittura a trasferirsi all’estero per poter mantenere uno stile di vita simile a quello attuale e trovare un ambiente e servizi più adatti alla terza età.
È il quadro che emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare.
Il 66% degli abitanti delle Marche, infatti, teme che la propria pensione non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato una volta usciti dal mondo del lavoro, e un ulteriore 16% vede molta incertezza all’orizzonte.
Per quanto riguarda le forme del welfare, più della metà dei marchigiani (59%) punterebbe sulla previdenza complementare: di questi, il 50% con un fondo pensione, il 37% con un piano individuale di risparmio e il restante 13% stipulerebbe una polizza assicurativa.
Ciò che conta, dicono gli abitanti delle Marche, è pensarci per tempo, fin da giovani (39%) o da quando si inizia la propria carriera lavorativa (39%).
Se il 25% dei marchigiani investirebbe nel mattone, per il 31% la soluzione è investire i propri risparmi sul mercato finanziario, mentre per il 22% la soluzione è tenere i soldi sul proprio conto corrente.
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