Regione, Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario 2016/17
Bravi: “il nodo isee e ispe per un corretto bilanciamento del reddito e del merito”
La Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa la proposta di deliberazione sul Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario del prossimo Anno accademico (2016/2017).
Il Piano va approvato dal Consiglio regionale per essere operativo e sarà attuato attraverso gli Ersu (Enti regionali per il diritto allo studio). “Gli obiettivi – evidenzia l’assessore Loretta Bravi – sono quelli di assicurare la rimozione degli ostacoli economici e sociali che limitano l’accesso agli studi universitari, garantire l’uniformità su tutto il territorio regionale dei benefici in materia di diritto allo studio universitario, integrare i sistemi e le procedure di concessione dei benefici, perseguire una riqualificazione della spesa”.
La Regione Marche, in particolare, garantisce l’impegno storico di investire 3 milioni di euro all’anno per le borse di studio, ai quali, oltre quota proporzionale del Fondo Nazionale (FIS), potrà aggiungersi la quota parte dell’incremento annunciato di 50 milioni, sempre del Fondo nazionale che andrà ripartito tra le Regioni. Sulla base dei dati 2015, su 52.484 studenti universitari iscritti agli atenei marchigiani, 4.290 hanno beneficiato delle borse di studio. I nuovi criteri nazionali di calcolo dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e dell’Ispe (Indicatore della situazione patrimoniale equivalente) hanno, però, determinato, nel nostro Paese, l’esclusione di parecchi studenti. Il MIUR con due decreti , D.M. 14 luglio 2015 e aggiornamento con Decreto del 23 marzo 2016 , ha aggiornato i limiti massimi sulla base dell’indice Istat dell’0,2% in aumento rispetto all’anno accademico precedente.
“La questione dell’individuazione della soglia Isee e Ispe per accedere alle borse di studio è particolarmente delicata perché va ad incidere sulla platea degli studenti beneficiari – sottolinea l’assessore Bravi – Il rischio è quello di creare ancor di più studenti idonei non beneficiari; una preoccupazione che va considerata”. La proposta che la Giunta ha inviato all’Assemblea Legislativa prevede di individuare la soglia Isee a 21 mila euro e Ispe a 38 mila, entrambe inferiori ai massimi nazionali fissati dal MIUR. “Riteniamo che tutti, per primi gli studenti, – prosegue l’assessore – debbano essere consapevoli della volontà della Regione di ascoltare le esigenze emerse dal Coordinamento Tecnico e dalla Conferenza regionale per il Diritto allo Studio, incrementando le risorse nonostante le note difficoltà finanziarie del momento”.
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