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Lavoro e occupazione nelle Marche: ancora dati tra luci ed ombre

I numeri forniti dall'Istat indicano tra gli altri un preoccupante aumento di coloro che non cercano più un'occupazione

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Luci e ombre nel mercato del lavoro regionale: a fronte di una diminuzione complessiva del tasso di disoccupazione, rimane immutato su valori elevati (siamo al 36,4%) quello dei giovani con età 15-24 anni.


I dati congiunturali Istat mostrano infatti come il processo di alleggerimento della crisi nel 2014 abbia perso slancio in corso d’anno e questo trova corrispondenza anche nei dati sul mercato del lavoro pubblicati dall’Osservatorio.

Nelle Marche, di positivo c’è la discesa del tasso di disoccupazione, che nel secondo trimestre 2015 si attesta al 9,2% (era il 10,6% nello stesso periodo del 2013). La favorevole evoluzione della disoccupazione è parzialmente dovuta, tuttavia, alla fuoriuscita di molti individui dal mercato del lavoro che per varie ragioni, in primo luogo lo scoraggiamento, hanno sospeso la ricerca attiva di un’opportunità di lavoro (+11,7%)”.

Sono queste alcune indicazioni che l’assessore regionale al Lavoro, Loretta Bravi ha proposto alla luce dei dati presentati in Regione e contenuti nel rapporto annuale dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro. Una fotografia per sviluppare in futuro scelte strategiche attraverso l’analisi statistica della situazione del secondo trimestre 2015.

“La disoccupazione marchigiana – ha proseguito la Bravi – ha bisogno di misure specifiche di sostegno per i giovani senza trascurare, tuttavia, anche i lavoratori over 45 che ne vengono espulsi. In quest’ultimi casi il disagio patito a causa della perdita del posto del lavoro assume connotati ancora più pesanti per via delle possibili ripercussioni sul reddito e sulle condizioni delle loro famiglie. Il manifatturiero continuerà a essere uno dei settori fondamentali dell’economia regionale. Per questo, lo sforzo dell’Amministrazione Regionale deve concentrarsi sul suo sostegno, con l’obiettivo di accrescerne la competitività attraverso la qualità, ricerca e innovazione”.

In base ai dati della rilevazione Istat, nei primi sei mesi dell’anno in corso si interrompe il recupero dell’occupazione regionale che aveva segnato variazioni positive durante il 2014. Nel periodo gennaio-giugno il numero di occupati registra, in media, una leggera flessione (-0,3%), in controtendenza rispetto al dato nazionale (+0,7%). Tale valore, tuttavia, può essere interpretato come un parziale bilanciamento dei valori positivi registrati alla fine del 2014. Il tasso di occupazione è pari al 62,2% nel secondo trimestre 2015. Le dinamiche sono favorevoli per la componente maschile, in crescita dello 0,5%, mentre cala dell’1,4% quella femminile.

Osservando le componenti settoriali va notato il ritorno al segno meno per l’industria, il cui numero di addetti è in contrazione del 4,5% (circa 8.500 unità).

Crescono le costruzioni (+4,0% su base semestrale) e il terziario (+1,0%) nonostante la battuta d’arresto del commercio e turismo comparto che sconta una flessione del 5,0%. Nei primi sei mesi dell’anno cala anche la disoccupazione (-7,9%) ma tale dinamica è dovuta all’aumento degli individui inattivi che registrano un incremento del 3,4%.

Per ciò che attiene il programma Garanzia Giovani, a 18 mesi dall’avviamento nella Regione Marche i giovani registrati hanno raggiunto quota 27.582, di cui più della metà (15.000 giovani) è stato preso in carico dai servizi pubblici e privati competenti, siglando con essi un patto di attivazione. Circa il 40% di questi, pari a 6.000 persone, ha già potuto usufruire di azioni mirate all’inserimento lavorativo o è stato inserito in percorsi formativi, mentre altre azioni sono già in atto per coinvolgere la restante platea. Tra le misure attivate ha avuto particolare successo il tirocinio formativo, retribuito per la durata di 6 o 12 mesi, che mostra interessanti risultati in termini di esiti occupazionali: rispetto ai circa 3.000 tirocini, uno su due ha trovato lavoro, quasi sempre in un lasso di tempo inferiore ai due mesi dalla conclusione del tirocinio; nel 25% dei casi il ricollocamento è avvenuto nella stessa azienda ospitante.

Grazie al bonus occupazionale, inoltre, quasi 1.300 giovani sono stati assunti in aziende del territorio con un contratto di lavoro dipendente di tipo subordinato. Le aziende hanno potuto beneficiare di incentivi all’assunzione per un importo stimato di € 4.300.000, pari alla quasi totalità delle risorse disponibili. Buona risposta dei giovani anche nei confronti delle misure finalizzate alla formazione professionale e al servizio civile. Infine,

Infine, sono stati presentati i risultati dell’indagine FMML (Famiglie Marchigiane e Mercato del Lavoro), che ha visto il coinvolgimento di circa 2.500 famiglie del territorio regionale (più di 6.600 persone): una serie di indicatori positivi denotano un’inversione di marcia favorevole rispetto ai dati delle precedenti rilevazioni, con riferimento al reddito da lavoro, al reddito familiare, all’indebitamento ed alle proprietà immobiliari.

Si rileva inoltre un aumento delle professioni di tipo intellettuale (impiegati) a discapito di quelle più tipicamente manuali (operai), con una rilevante flessione del lavoro autonomo.

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